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Riccardo Capellini è uno dei punti fermi di questo primo spezzone di stagione della Juventus Under 23. Il centrale di difesa, classe 2000, ha disputato fin qui 11 match da titolare in Lega Pro sulle tredici partite complessive giocate dai giovani bianconeri. La promozione di Dragusin in Prima squadra e l’assenza forzata di Alcibiade per un mese hanno, sicuramente, influito e concesso spazio a Capellini che, però, è stato molto bravo a imporsi come leader della linea difensiva e convincere mister Zauli a puntare su di lui, partita dopo partita. A stupire maggiormente, del calciatore, è la maturità e l’autorevolezza che dimostra in campo. Spesso è il primo ad alzare la linea e ad aggredire alto, anticipando gli attaccanti avversari e facendo ripartire subito il gioco e, inoltre, dimostra buone doti in fase di costruzione, testa alta e palla in verticale per sorprendere l’altra squadra con lanci lunghi e precisi. Capellini è uno di quei calciatori che scendono in campo con il frac: elegante nei movimenti, puntuale nelle entrate e tecnicamente dotato – in questo si vede il suo passato da centrocampista – dovrà, necessariamente, diventare un po’ più cattivo e ruvido ma, su questo aspetto, l’esperienza in Lega Pro aiuta.

IL PARAGONE CON BONUCCI - Abbiamo parlato, fin qui, di un difensore centrale bravo dal punto di vista tecnico e capace tanto nel giro palla corto quanto nelle verticalizzazioni per l’attacco. Il paragone con Leonardo Bonucci, quindi, è immediato: lo stesso Capellini ha dichiarato, in un’intervista rilasciata a JuventusTv, di prenderlo come riferimento e di avere caratteristiche simili. In un calcio in cui la costruzione dal basso è sempre più importante e, ormai, anche le squadre cosiddette “piccole” provano a giocare il pallone a partire dalla linea difensiva, Capellini rappresenta il prototipo del centrale moderno, il regista basso di cui tanti allenatori si servono per sfuggire alla pressione di cui spesso i centrocampisti sono vittime. Per fare un ulteriore passo in avanti, il giocatore dovrà crescere nella gestione di alcuni momenti di gioco: Capellini conosce bene i mezzi tecnici di cui è dotato, la grande confidenza – che è un suo punto di forza – però, lo porta ogni tanto a tenere troppo il pallone e a subire l’aggressione degli attaccanti avversari; durante l’ultimo match contro la Pergolettese, si è fatto strappare un pallone sulla trequarti bianconera che ha aperto le porte al contropiede avversario che si sarebbe potuto trasformare in un gol subìto.

LA TRASFORMAZIONE - Come già detto, Riccardo Capellini ha cominciato la propria carriera da centrocampista nel vivaio della Cremonese. Le qualità dimostrate, e la costanza nell’andare a rete, hanno acceso su di lui i riflettori, fino al tesseramento con la Juventus avvenuto nel 2015. Tra i campi di Vinovo è avvenuta la trasformazione da centrocampista offensivo a centrale di difesa e in questo ruolo ha giocato nelle squadre giovanili bianconere. Dopo l’esperienza in Primavera, il calciatore è stato mandato, nella scorsa stagione, alla Pistoiese, squadra di Lega Pro, per esordire tra i professionisti e farsi le ossa. Nonostante la giovane età, quindi, questa è la sua seconda stagione nella terza serie italiana e, in termini di personalità e maturità, questo si nota decisamente in campo. La società Juventus ha dimostrato, in particolar modo quest’anno, di puntare molto sui giovani della “cantera”, se Capellini riuscirà a essere continuo nelle prestazioni e a migliorare nei punti deboli, è possibile che presto Pirlo lo coinvolga in Prima squadra, in questo modo avrebbe l’opportunità di osservare da molto vicino Leonardo Bonucci e compiere un ulteriore passo in avanti nel suo personale percorso di crescita. Nel frattempo, la Juventus ha annunciato il rinnovo del contratto di Capellini fino al 2023, segno che i bianconeri hanno deciso di puntare sul futuro del calciatore.