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La Juventus ancora deve trovare la quadratura difensiva nel passaggio da Massimiliano Allegri a Maurizio Sarri. L'attuale tecnico bianconero ha imposto la difesa a zona sui calci piazzati avversari e proposto un pressing mai visto in fase di non possesso negli ultimi anni a Torino. Non sorprende, insomma, che soprattutto a inizio stagione la Juventus abbia faticato a fermare con regolarità gli attacchi affrontati tra campionato e Champions League. Nel complesso, sono 14 i gol subiti, contro i 10 della scorsa stagione arrivati a questo punto, di cui 10 in Serie A e 4 in Europa, contro gli 8 e 2 rispettivi dell'ultima annata insieme ad Allegri. In particolare, sorprendono i soli 6 clean sheet in 17 partite giocate finora, 13 da Wojciech Szczesny e 4 da Gianluigi Buffon. Il portiere polacco ne ha collezionati cinque, mentre Buffon uno soltanto. Lo scorso anno, dopo 17 partite in stagione, erano stati ben 9 i clean sheet dei bianconeri.

RISVOLTO POSITIVO - Analizzando più attentamente le statistiche sulla difesa, però, si trova un ulteriore dato che rende più evidente come si tratti, spesso e volentieri, di disattenzioni sporadiche e non di un problema radicato con Sarri. La Juventus, infatti, ha subito "soltanto" un gol in 9 delle 11 partite che non ha chiuso con la porta inviolata. Sono quindi 2, al pari della scorsa stagione, le partite in tutto con più di un gol subito. I bianconeri, poi, si sono fin qui visti fischiare ben quattro rigori contro in campionato, tanti quanti in tutto lo scorso torneo. Sintomo ulteriore di una difficoltà nel metabolizzare i nuovi schemi su calcio piazzato e di qualche errore di troppo dei singoli quando si è subito gol. Gli ultimi segnali, però, sono più che positivi. Leonardo Bonucci con la fascia di capitano ha ridotto al minimo gli errori ed è sempre più leader, mentre Matthijs de Ligt è in crescita esponenziale e contro l'Atalanta ha collezionato la propria miglior prestazione stagionale.