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Un anno fa, la Juventus perdeva 4-1 contro il Real Madrid in finale di Champions League. Una notte da incubo per i bianconeri di Allegri, quella del Millennium Stadium di Cardiff, con i blancos di Zidane a festeggiare la seconda Coppa consecutiva, la dodicesima nella storia del club spagnolo. Grande mattatore Cristiano Ronaldo, autore del gol dell’1-0 e di quello del 3-1, che di fatto spense definitivamente le speranze dei campioni d’Italia. Dopo una cavalcata trionfale, la Juve scivolò così sul più bello, in un match ricco di rimpianti. A rimanere impressa nella memoria è la bellissima e inutile rovesciata di Mandzukic, rete del momentaneo pareggio in una finale di Champions - la settima persa dalla Juve - che poteva e doveva avere un finale diverso, a Cardiff come a Torino.

Sì, perché il vero dramma in quella sera del 3 giugno 2017 si è consumato a Piazza San Carlo, davanti al maxischermo allestito per i tifosi juventini. Una festa trasformatasi in tragedia, la gioia diventata panico e un risultato sconcertante: 1.527 feriti e una donna, la 38enne Erika Pioletti, morta in seguito a dodici giorni di agonia dopo essere stata schiacciata dalla folla. A un anno di distanza, il dolore è ancora forte, ancora indelebile.