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Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione Italiana Allenatori, è probabilmente il primo ad aver conosciuto Andrea Pirlo nelle vesti d’allenatore. Ai microfoni di calciomercato.com, lo ha raccontato così: “Se Agnelli è stato più coraggioso o incosciente? È stato realista. Sono sicuro di poter dire che Andrea Pirlo è attualmente uno dei più profondi conoscitori del gioco del calcio nel mondo. E parlo di conoscenze tecniche, da allenatore. Non faccio riferimento a quelle acquisite sui campi, da calciatore. Quelle sono un’altra cosa e non offrono alcuna garanzia di successo. Pirlo è uno studioso, uno che ha approfondito la materia. È pronto”.

Ha già preso il patentino?
“Non ancora, ha il permesso di allenare perché ha frequentato e ultimato il corso. Nel mese di ottobre consegnerà la tesi e sarà ufficialmente un allenatore”.

Che tipo di allievo è stato ai corsi di Coverciano?
“Attento, acuto. Anche nell’analizzare possibili strumenti di un calcio proiettato al futuro. Pirlo è uno che guarda avanti. Sempre preciso, uno che non stava sempre lì ad appuntare ogni cosa sul foglietto. Lui ascolta tutto e ragiona, poi scrive sul foglio solo le cose che ritiene importanti”.

Sarà un allenatore alla Conte? In passato ha detto di ispirarsi a lui.
“Sarà un allenatore alla Pirlo, me lo immagino abbastanza diverso da Conte. Non partirà dal modulo ma cercherà di far rendere al meglio i suoi calciatori adattandosi a loro e alle diverse qualità che li caratterizzano”.

Allora inutile pensare anche a un modulo?
“Inutile. Sento già dire che sarà uno che vuole iniziare la manovra da dietro. Ma ragazzi, Pirlo è uno che ha sempre visto anche il gioco a 50 metri. Andrea è un ragazzo elastico, conosce il calcio e si adatterà a moduli e dinamiche di gioco”.

Ma non è un azzardo consegnargli già la panchina della Juventus?
“Agnelli conosce uomo e allenatore. La scelta è ponderata”.

Giusto l’esonero di Sarri?
“Non entro in merito. Sono dispiaciuto per l’esonero e gli siamo vicini come categoria. Allo stesso tempo sono felice per questi ragazzi che escono dalla scuola e trovano panchina. Vale per Pirlo come per tutti gli altri”.