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Una voce nell'aria da qualche tempo, diventata ora realtà. E' ufficiale: Andres Iniesta lascerà il Barcellona dopo 16 anni - 22 giovanili comprese - e l'annuncio è arrivato in conferenza stampa tra le lacrime, sue e dei compagni.

Ecco le prime parole del suo discorso: "Ringrazio i miei compagni, lo staff e i tifosi che mi hanno sempre dimostrato affetto. Per me è un giorno molto difficile, questa è casa mia. Questa sarà la mia ultima stagione al Barcellona".

Di seguito la conferenza completa: "Buon pomeriggio a tutti. Questa conferenza stampa renderà pubblica la decisione che questa stagione sarà l'ultima per me con il Barcellona. Questa è l'ultima stagione qui. È una decisione molto ponderata, molto apprezzata, molto pensata internamente da me stesso e a livello familiare. Dopo 22 anni qui so cosa significa essere un giocatore di questa squadra, per me la migliore squadra del mondo. So cosa significa essere un capitano e la responsabilità che ne deriva. Quindi, essendo onesto con me stesso e con il club che mi ha dato tutto, capisco che la mia carriera qui termina quest'anno per il semplice fatto che so che questo club, che mi ha accolto a 12 anni, merita il meglio di me come ho fatto finora. Ho capito che nel prossimo futuro non potrei dare il meglio di me stesso in tutti i sensi, sia fisicamente che mentalmente. Se avessi immaginato di finire la mia carriera qui, il modo sarebbe stata questa. Mi sento ancora utile, titolare e con la possibilità di vincere titoli e con i sentimenti positivi che ho avuto durante quest'anno. È un giorno molto difficile per me perché sono stato qui tutta la mia vita e ho salutato la mia casa e la mia vita, è molto complicato. So anche però che è il momento di dire basta. Prima di concludere vorrei ringraziare il club e La Masia perché quello che sono oggi come giocatore e persona è stato in gran parte per loro, per i miei colleghi, per tutte le persone che ho incontrato. Sono state loro a migliorarmi ogni giorno, così come tutte le persone o tutti i fan che mi hanno mostrato il loro affetto su un campo di calcio. È una cosa incredibile, ringrazio i miei genitori, mia sorella: 22 anni fa siamo entrati in macchina e oggi sono qui con me, e 22 anni dopo sono qui con la persona più meravigliosa che ho incontrato nella mia vita e mi rende felice ogni giorno, che è mia moglie. Abbiamo dato vita a questi tre tesori che abbiamo, per noi l'affetto più importante. A tutti i catalani, che mi hanno visto crescere, che mi hanno visto fare tutti i passi che ho fatto da quando sono arrivato a 12 anni e mi hanno accompagnato nei bei tempi e nei cattivi. Quell'affetto lo porterò sempre nel mio cuore. Grazie mille a tutti perché ognuno di voi mi rende migliore sia nello sport che nella persona.Ho avuto la possibilità di vivere momenti magici, come il giorno in cui ho fatto il mio debutto con la prima squadra a Bruges. Tutto ciò che è accaduto fino a quel giorno era un sogno che poi è diventato realtà: ci sono molti titoli e situazioni importanti, ma il debutto con la prima squadra è il giorno più importante. Il club mi ha lasciato la possibilità di scegliere se continuare, ma ho preferito dire basta. Il futuro? A fine stagione deciderò. Pallone d'Oro? E' stato già fantastico essere candidato con Xavi e Messi, non ho problemi riguardo a non averlo vinto. Spero di andare alla Coppa del Mondo e poi capirò cosa fare. Quel che è certo è che non giocherò mai contro il Barcellona".

Nella nostra gallery le sue parole, ma anche le reazioni dei compagni, emozionati per lui, perchè oggi un grandissimo saluta il Barcellona.