CALCIO - "Cos’è il calcio? Uno spaccato della vita. Il mio sport preferito perché ha tutti gli ingredienti per crescere e migliorarsi. Inter-Napoli? Le faccio una domanda: cos’è per lei il tifo? “Amore per la propria squadra”. Ha risposto: chi ama non fa del male, questo è l’amore. Inghilterra? Lì c’è un diverso approccio alla cultura sportiva. Mi ha colpito il fatto che in Inghilterra non si metta mai in dubbio l’impegno, il rispetto dell’avversario. In Italia è diverso, più complesso, c’è grande competenza e velocità di pensiero. Tanti movimenti condivisi, in Europa c’è un calcio fatto più di transizioni. Emozioni agli spettatori? Facendoli rendere conto del lavoro che hai fatto e stai facendo. Se lei fosse un tifoso cosa vorrebbe? “Che la squadra dia il massimo e faccia bene”. Ecco. Io devo sentirmi rappresentato, far capire che sei lì per loro, che ci tieni, che hai coraggio, identità di gioco. Voglio che la gente si appassioni".
Udinese, Nicola: 'Nedved mio modello, vale CR7'
Davide Nicola, allenatore dell'Udinese, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport: "Pavel Nedved come modello? L’ho affrontato da calciatore. Non lo conosco. Era per i tifosi quello che è ora Cristiano Ronaldo: dedizione, disciplina. Rappresentava la squadra. Straordinario. L’uomo ha più importanza di tutto".
CALCIO - "Cos’è il calcio? Uno spaccato della vita. Il mio sport preferito perché ha tutti gli ingredienti per crescere e migliorarsi. Inter-Napoli? Le faccio una domanda: cos’è per lei il tifo? “Amore per la propria squadra”. Ha risposto: chi ama non fa del male, questo è l’amore. Inghilterra? Lì c’è un diverso approccio alla cultura sportiva. Mi ha colpito il fatto che in Inghilterra non si metta mai in dubbio l’impegno, il rispetto dell’avversario. In Italia è diverso, più complesso, c’è grande competenza e velocità di pensiero. Tanti movimenti condivisi, in Europa c’è un calcio fatto più di transizioni. Emozioni agli spettatori? Facendoli rendere conto del lavoro che hai fatto e stai facendo. Se lei fosse un tifoso cosa vorrebbe? “Che la squadra dia il massimo e faccia bene”. Ecco. Io devo sentirmi rappresentato, far capire che sei lì per loro, che ci tieni, che hai coraggio, identità di gioco. Voglio che la gente si appassioni".
CALCIO - "Cos’è il calcio? Uno spaccato della vita. Il mio sport preferito perché ha tutti gli ingredienti per crescere e migliorarsi. Inter-Napoli? Le faccio una domanda: cos’è per lei il tifo? “Amore per la propria squadra”. Ha risposto: chi ama non fa del male, questo è l’amore. Inghilterra? Lì c’è un diverso approccio alla cultura sportiva. Mi ha colpito il fatto che in Inghilterra non si metta mai in dubbio l’impegno, il rispetto dell’avversario. In Italia è diverso, più complesso, c’è grande competenza e velocità di pensiero. Tanti movimenti condivisi, in Europa c’è un calcio fatto più di transizioni. Emozioni agli spettatori? Facendoli rendere conto del lavoro che hai fatto e stai facendo. Se lei fosse un tifoso cosa vorrebbe? “Che la squadra dia il massimo e faccia bene”. Ecco. Io devo sentirmi rappresentato, far capire che sei lì per loro, che ci tieni, che hai coraggio, identità di gioco. Voglio che la gente si appassioni".