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"Se è vero che non hanno ancora deciso il destino di Massimiliano Allegri (ma negli ambienti di mercato non c’è nessuno che ci creda), i dubbi che bloccano i dirigenti della Juventus sono legati alla difficoltà di prendere una decisione in un momento storico particolarmente complesso". Apre così Tuttosport, nell'editoriale del direttore Guido Vaciago, che spiega: "Ogni decisione che esce dalla palazzina della sede bianconera, da un anno e mezzo a questa parte, viene presa innanzitutto su basi economiche, perché l’input della proprietà alla nuova dirigenza è stato, fin da subito, di far quadrare i conti del club. È ovvio, quindi, che l’alternativa fra tenere o mandare via Allegri venga soppesata per i suoi effetti economici. Allegri e il suo staff pesano sul bilancio per una cifra intorno ai 18 milioni di euro e, quei soldi, vanno pagati comunque al tecnico (a meno che non trovi un’altra squadra). Poi vanno aggiunti i 4/5 milioni del nuovo allenatore e del suo staff. Oltre all’aspetto prettamente economico, all’interno della Juventus, stanno valutando gli effetti e le conseguenze tecniche di una conferma o di un esonero di Allegri che, finora, non ha convinto nessuno con il suo gioco, ma, per esempio, non ha mai fallito la qualificazione alla Champions League, obiettivo molto più che fondamentale per le casse del club. Ed è uno che nelle situazioni complesse si muove con disinvoltura, aiutando gli stessi dirigenti a tenere dritta la barra. Potrà il sostituto reggere la pressioni che insistono, fragorose, sulla panchina della Juventus? Domande che rimbalzano (o sono rimbalzate) nella testa dei dirigenti bianconeri".