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Dopo 48 giorni di astinenza - in campionato non vinceva con la Fiorentina dal 7 aprile - la Juventus torna al successo e chiude la stagione in bianconero con tre punti che danno morale in vista del futuro. La qualificazione Champions era già stata assicurata dalla gestione Allegri, ma ritrovare un trend positivo era fondamentale, in attesa di Thiago Motta, infatti, Montero batte un Monza già in vacanza con la mente anche grazie al tridente con Chiesa-Milik-Yildiz con un centrocampo a 4 dove il play è Fagioli affiancato da Alcaraz. Dopo una 10' di minuti complessi, la Juventus cresce in maniera costante e sale in cattedra. Due gol e tante occasioni, dalla traversa di Fagioli all'incrocio di Chiesa, con qualche parata di Pinsoglio necessaria per sbarrare la porta. . Due minuti dopo Chiesa scheggia l’incrocio dei pali con un tiro a giro sul secondo montante da fuori area. Poi al 15’ Chiesa si fa respingere da Sorrentino il tiro a tu per tu dopo la scucchiaiata magistrale di Fagioli che lo mette a un passo dalla doppietta. E la partita finisce con un tutti in piedi al 72’ per salutare Alex Sandro, all'addio alla Juventus dopo 9 stagioni tra le lacrime.
 
Come scrive Tuttosport, si chiude il sipario sulla stagione con la Vecchia Signora davanti al Bologna, al terzo posto ma con l’Atalanta che ha ancora due gare da giocare e quindi potenzialmente avanti. E con due obiettivi già in archivio da tempo: la prossima Champions e la Coppa Italia alzata al cielo dopo aver battuto l’Atalanta. Ora - si legge - non resta che attendere l’inizio ufficiale dell’era Thiago Motta, con il suo calcio di dominio e possesso palla dove un playmaker come Fagioli si troverà a proprio agio. La sua sontuosa la partita da titolare aumenta il rimpianto del mondo Juve per non averlo potuto ammirare per i sette mesi di squalifica rimediati per le scommesse. Ma questo è il passato. Ciò che ha regalato la partita di ieri sono state prove di futuro: Fagioli, il tridente, una squadra votata all’attacco e perché no magari anche Djalò, con un esordio incoraggiante. "Dunque prove di futuro con il rispetto per la storia: come il grande abbraccio finale ad Alex Sandro e il coro della Sud per Massimiliano Allegri. Se ora il domani parte col piede giusto è anche merito suo", chiosa il quotidiano.