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Dusan Vlahovic, in questa stagione, non era mai stato sostituito così presto. Ma ieri sera al minuto 62 dell scontro diretto con il Milan ha lasciato il posto a Milik. Il serbo in campo non ha lasciato il segno, ma nell'uscire si è fatto notare: al momento del cambio, infatti, non ha nascosto il suo duplice disappunto. Per la prestazione personale incolore, di cui era indubbiamente consapevole, ma anche per la scelta di Allegri, fulminato con lo sguardo mentre abbandonava il campo Come scrive Tuttosport, il nervosismo, d’altronde, in questo momento della carriera è il peggior nemico di DV9, la cui scarsa serenità ancora troppe volte condiziona le giocate tecniche.

Juventus, il nervosismo di Vlahovic: i retroscena 


Ma torniamo al cambio. Al momento dell'uscita "si è lasciato andare a qualche parola che si è persa nel brusio dello stadio, scuotendo vistosamente la testa. A quel punto, inevitabilmente, una Vlahovic-cam ha seguito il suo tragitto verso la panchina: prima - si legge - una manata di disappunto alla bandierina del calcio d’angolo, poi il gelo con cui ha ignorato Allegri e Landucci avvicinandosi ai compagni. Lì ha scaraventato via con rabbia una bottiglietta d’acqua, sintesi massima del suo stato d’animo". Una frustrazione quella di Vlahovic, che è quella di tutta la squadra, i cui sentimenti sono mutati insieme ai risultati da febbraio in poi. E con il Milan diverse incomprensioni tecniche in campo sono state accompagnate da occhiatacce e segnali di tensione.
 

Juventus, le condizioni di Vlahovic dopo la botta al ginocchio


Poi, per il serbo c'è anche il lato legato alle condizioni fisiche: rientrato negli spogliatoi dopo la sostituzione con una borsa del ghiaccio sul ginocchio destro, aveva fatto preoccupare. Di cosa si è trattato? Di una semplice precauzione in seguito a una botta, nulla di più. Sarà regolarmente a disposizione per preparare in settimana la delicata trasferta nella capitale contro la Roma, per tornare a segnare, visto che i numeri dicono di un solo gol in Serie A negli ultimi due mesi, e contro una big la rete manca addirittura da novembre, dall’ormai lontano 1-1 dello Stadium contro l’Inter. I tanti volti del nervosismo.