Juventus, il nervosismo di Vlahovic: i retroscena
Ma torniamo al cambio. Al momento dell'uscita "si è lasciato andare a qualche parola che si è persa nel brusio dello stadio, scuotendo vistosamente la testa. A quel punto, inevitabilmente, una Vlahovic-cam ha seguito il suo tragitto verso la panchina: prima - si legge - una manata di disappunto alla bandierina del calcio d’angolo, poi il gelo con cui ha ignorato Allegri e Landucci avvicinandosi ai compagni. Lì ha scaraventato via con rabbia una bottiglietta d’acqua, sintesi massima del suo stato d’animo". Una frustrazione quella di Vlahovic, che è quella di tutta la squadra, i cui sentimenti sono mutati insieme ai risultati da febbraio in poi. E con il Milan diverse incomprensioni tecniche in campo sono state accompagnate da occhiatacce e segnali di tensione.
Juventus, le condizioni di Vlahovic dopo la botta al ginocchio
Poi, per il serbo c'è anche il lato legato alle condizioni fisiche: rientrato negli spogliatoi dopo la sostituzione con una borsa del ghiaccio sul ginocchio destro, aveva fatto preoccupare. Di cosa si è trattato? Di una semplice precauzione in seguito a una botta, nulla di più. Sarà regolarmente a disposizione per preparare in settimana la delicata trasferta nella capitale contro la Roma, per tornare a segnare, visto che i numeri dicono di un solo gol in Serie A negli ultimi due mesi, e contro una big la rete manca addirittura da novembre, dall’ormai lontano 1-1 dello Stadium contro l’Inter. I tanti volti del nervosismo.