L'incontro con la società per decidere un futuro si farà, ma intanto ha rimodellato pensieri e azioni sul presente immediato della qualificazione Champions e Coppa Italia. Obiettivi che lui ora vuol conquistare per una fondamentale ragione in più oltre a quelle sottintese dell’orgoglio personale, della soddisfazione professionale e del “vincere è l’unica cosa che conta”.
Allegri, quanto costa il divorzio?
Ma - scrive Tuttosport - "poiché Allegri ha ormai capito di non far più parte dei piani futuri della nuova dirigenza juventina, ha intenzione di salutare la compagnia spolverando la sua fama di vincente e soprattutto, ecco il nodo, vorrà sedersi al tavolo della trattativa sostenuto da una verità inoppugnabile: il raggiungimento di tutti gli obiettivi che la società gli ha indicato a inizio stagione. E, forte di questo, spiegare con grande serenità che se vuole cambiare tocca al club compiere il passo di “esonerarlo” senza che vi siano possibilità di trattative economiche: il suo contratto e quello con la staff dovrà essere onorato fino in fondo con la conseguenza del pagamento dei 20 milioni che “ballano” tra netto e lordo. Toccherà a Cristiano Giuntoli cercare la strada per una mediazione che ora appare assai complicata anche perché il tecnico è perfettamente consapevole di come i risultati si riflettano in maniera positiva sul risanamento del bilancio, vera e propria Stella Polare del nuovo corso societario bianconero".
Allegri, infatti, sa benissimo di aver contribuito in maniera sostanziale e in fretta a questo percorso. Gli incassi e la valorizzazione dei giovani della Next Gen e di quelli provenienti dal mercato: sono 25 i giocatori con meno di 22 anni che hanno fatto il loro esordio assoluto in Serie A con la Juve nella sua ultima gestione. Prima di tutto questo, però, gli obiettivi.