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"Pensiamo prima agli obiettivi stagionali". E' questa la risposta di Massimiliano Allegri, un concetto ribadito più volte, anche al fine di allontanare la questione della sua conferma o, addirittura, del rinnovo di contratto che scadrà a luglio del 2025. Prima il campo, prima il presente, poi il resto.

L'incontro con la società per decidere un futuro si farà, ma intanto ha rimodellato pensieri e azioni sul presente immediato della qualificazione Champions e Coppa Italia. Obiettivi che lui ora vuol conquistare per una fondamentale ragione in più oltre a quelle sottintese dell’orgoglio personale, della soddisfazione professionale e del “vincere è l’unica cosa che conta”.


Allegri, quanto costa il divorzio?


Ma - scrive Tuttosport - "poiché Allegri ha ormai capito di non far più parte dei piani futuri della nuova dirigenza juventina, ha intenzione di salutare la compagnia spolverando la sua fama di vincente e soprattutto, ecco il nodo, vorrà sedersi al tavolo della trattativa sostenuto da una verità inoppugnabile: il raggiungimento di tutti gli obiettivi che la società gli ha indicato a inizio stagione. E, forte di questo, spiegare con grande serenità che se vuole cambiare tocca al club compiere il passo di “esonerarlo” senza che vi siano possibilità di trattative economiche: il suo contratto e quello con la staff dovrà essere onorato fino in fondo con la conseguenza del pagamento dei 20 milioni che “ballano” tra netto e lordo. Toccherà a Cristiano Giuntoli cercare la strada per una mediazione che ora appare assai complicata anche perché il tecnico è perfettamente consapevole di come i risultati si riflettano in maniera positiva sul risanamento del bilancio, vera e propria Stella Polare del nuovo corso societario bianconero".

Allegri, infatti, sa benissimo di aver contribuito in maniera sostanziale e in fretta a questo percorso. Gli incassi e la valorizzazione dei giovani della Next Gen e di quelli provenienti dal mercato: sono 25 i giocatori con meno di 22 anni che hanno fatto il loro esordio assoluto in Serie A con la Juve nella sua ultima gestione. Prima di tutto questo, però, gli obiettivi.