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"Basta così". Il titolo, in prima pagina, su Tuttosport è piuttosto eloquente. Juventus e Milan non vanno oltre lo 0-0, con i bianconeri che ci provano ma non segnano e gli ospiti che, invece, non vanno mai nemmeno vicini al gol. Un parti brutto, inutile e deludente, sottolinea il quotidiano, quello tra la seconda e la terza del campionato: una brutta figura di cui il calcio italiano non aveva bisogno, perché se è vero che negli ultimi venti minuti qualcosa, seppure confuso e impreciso, è successo, chissà quanti avranno avuto la forza di arrivarci, al settantesimo. Soprattutto per l'estero, dove è raro e quasi impossibile che un match fra due squadre di vertice sia così povero di idee, tecnica ed emozioni.
 

"Juventus, basta così: il ciclo Allegri è finito"


Ad agitare l’umore dei tifosi di entrambe le squadre non è il non vincere, la posizione in classifica o il rosicamento per lo scudetto dell’Inter, ma il fatto che queste non sono né la Juventus, né il Milan. Perché questi due club sono anzi devono essere un’altra cosa. Massimiliano Allegri e Stefano Pioli sono i primi a essere sotto accusa e, molto probabilmente, i primi a essere condannati, sottolinea Tuttosport. Non si tratta si sentenze ingenerose, perché hanno grosse responsabilità se le squadre si esprimono così male. I problemi di Juventus e Milan derivano anche da una rosa inadeguata, non solo malgestita. In stagioni come queste, resta sempre il dubbio di dove inizino i limiti tecnici del singolo e dove finiscano le colpe di chi non lo mette nelle condizioni migliori, si legge ancora. Ma nonostante le attenuanti, le colpe ci sono e la strada percorsa porta oggi all'addio, per Allegri e per Pioli. Intanto, per la Juventus c’è una qualificazione Champions da agguantare e l’obbligo di vincere almeno due delle ultime quattro partite per non correre rischi, dopo due vittorie nelle ultime tredici giornate. Poi arriverà la società che attende il finale di stagione per prendere e/o comunicare le decisioni.