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Può sembrare incredibile e in effetti sembrava così già in estate. Ma realmente qualcosa è andato storto nella valutazione dei documenti, in casa Juve ci si è accorti dell'effettivo status da extacomunitario di Luis Suarez quando si stavano già preparando i pre-contratti tra club e giocatore. Una consapevolezza dal sapor di doccia fredda, arrivata proprio quando era ormai troppo tardi. Perché la Juve nel frattempo aveva concluso l'operazione per portare a Torino un certo Weston McKennie. Dopo Arthur è stato infatti lo statunitense a occupare il secondo slot per gli extracomunitari, una scelta ponderata ma che avrebbe visto la Juve virare verso altri obiettivi di centrocampo (magari alzando la posta con il Sassuolo per Manuel Locatelli, l'ultimo no del club neroverde portò all'affondo per MeKennie) se ci si fosse resi conto del doppio status di Suarez: comunitario in Liga, extracomunitario nelle altre federazioni europee. Sembra incredibile, ma è andata proprio così. E un'opinione piuttosto diffusa in quei giorni era quella che, in fondo, a saperlo prima, la Juve avrebbe preso comunque Suarez e non McKennie. Evitando così anche tutto ciò che è successo dopo e che col calcio c'entra solo relativamente: si chiamano sliding doors, si resta nel campo delle ipotesi. Quello delle certezze vede comunque McKennie alla Juve e Suarez no, con successivo controassalto a Edin Dzeko e poi ad Alvaro Morata. A conti fatti, alla Juve è andata bene così.

IL FUTURO – Nell'estate delle operazioni fantasiose, anche la sua non fa eccezione. Prestito oneroso a 4,5 milioni, diritto di riscatto fissato a 18,5 più altri 7 di bonus ad arrivare a un investimento complessivo da 30 milioni. Nemmeno pochi. Ma quando il diritto di riscatto diventerà obbligo? Tante le condizioni che devono verificarsi, le principali però sono tutt'altro che impossibili: McKennie sarà a tutti gli effetti un giocatore della Juve al raggiungimento del 60% delle presenze stagionali e in caso di qualificazione alla prossima Champions League. E in ogni caso la Juve è interessata a trattenerlo, provando magari a ottenere uno sconto dallo Schalke 04 considerando la crisi economica condizionata dall'effetto lungo del coronavirus nel calcio. Non era facile convincere tutti, il peso dell'essere sostanzialmente l'uomo che ha dato il via alla telenovela Suarez non era propriamente leggero, ma McKennie ci sta riuscendo.