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Alla vigilia di Inter-Juve bisogna essere concreti e guardare in faccia la situazione attuale di entrambe le squadre. I bianconeri hanno giocato giovedì sera una partita strana in Germania, non si capisce se col freno a mano tirato per tutto il secondo tempo (pur essendo in vantaggio numerico), o se per qualche altro più incomprensibile motivo (“sono tutti contropiedisti tranne uno”, ha detto Allegri per giustificare il forcing paradossale del Friburgo). L’Inter invece, ne siamo certi, al Do Dragao ha speso veramente tanto. Ha giocato due giorni prima ma davvero, ha speso veramente tanto, sia a livello fisico che mentale. Alcune indisponibilità chiave si aggiungono ad oscurare l’orizzonte immediato di Inzaghi, che non potrà contare né su un cambio per Dimarco (malgrado tutto Gosens servirebbe) né su Bastoni, infortunatosi in Portogallo. Skriniar inoltre ha ancora mal di schiena, e domenica sera non è garantita la sua presenza dal primo minuto, anche se non è da escludere che possa stringere i denti. Da questa incognita dipenderà la posizione di Darmian (senza Skriniar= Darmian braccetto di destra con Dumfries quinto, con Skriniar= Darmian quinto di destra e niente Dumfries). De Vrij invece dovrebbe guidare la difesa al centro, e quest’anno sta facendo tutt’altro che bene. Quindi potenziali difficoltà dietro da sfruttare per Vlahovic e compagni. Resta da capire come reagirà il centrocampo nerazzurro alle fatiche di Oporto. Calhanoglu e Mkhitaryan ora sono inamovibili, contro il Porto fra l’altro sono stati strepitosi, ma come staranno domenica? Partiranno ancora titolari entrambi? Ecco perché potrebbe riapparire Brozovic dal primo minuto, nonostante il croato non stia facendo così bene da quando Calha gli ha soffiato il posto. Oggi si vede molto la differenza in cabina di regia. A questo punto, il reparto più ‘sano’ dell’Inter, per quanto non esente da criticità, rimane l’attacco, dove Inzaghi potrà fare le scelte che vuole tra Lautaro, Dzeko e Lukaku. Fatta questa diagnosi, dobbiamo chiederci se l’Inter si presenterà a San Siro per ‘giocare’ e imporsi, proprio come aveva cercato di fare all’andata. Se infatti fosse questo lo scenario, tornerebbero comodi ad Allegri quei ‘contropiedisti’ di cui si è apparentemente lamentato nel postpartita di Friburgo. Ricordate vero che all’andata la Juve ha vinto per due ripartenze secche? Ebbene lo stato attuale dell’Inter potrebbe modificare questo contesto tattico ideale per la Juve. E se facessero una partita più conservativa come in alcuni casi hanno dimostrato di saper fare?