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Leo Turrini è intervenuto ai microfoni di calciomercato.com con due sentenze piuttosto chiare, da Agnelli a Lotito. Eccole:

LO SCUDETTO - "Chi è il vero sconfitto? Non certo Conte, che sta sulle scatole a un sacco di gente perché dice verità scomode, guadagna troppo e bla bla bla. Ma l’allenatore dell’Inter per sei mesi aveva in organico gli esterni Biraghi, Asamoah presto disperso in infermeria, Lazaro così denominato perché quando entrava resuscitava gli avversari e meno male che se non altro c’era Candreva. Aggiungi che con Sanchez ai box l’unica alternativa a Lukaku e Martinez era un minorenne, cioè Esposito. Secondo te la Juve come organico era messa così? Ma allora chi è che ha perso? Lotito! Vai a recuperare gli sfoghi laziali in piena pandemia. Dobbiamo tornare a giocare al più presto! È un complotto pro Juve! Suggestive teorie, che ignoravano la realtà”.

AGNELLI - “Ho letto l’intervista di Elkann alla Gazzetta dello Sport. Tralascio le amenità e mi limito a dire che manca la cosa più importante. John Elkann non può fare il presidente della Ferrari. Non lo può fare perché per indole e per cultura è totalmente estraneo alla tradizione del Cavallino. La Ferrari non è solo un brand, non è solo un titolo quotato in Borsa a Wall Street e a Milano. È passione, è emozione, è un mito che ha le corse nel DNA. Elkann ha altre virtù. Quindi cosa dovrebbe fare? Affidare, da azionista, la presidenza delle Rosse ad Andrea Agnelli. Io sostengo questa cosa da tempo, tra un po’ mi daranno tutti ragione, fidati. È un classico”.