Juventus-Bologna: la differenza nel gioco in numeri
Ma cosa è successo nello specifico in campo, durante questa stagione forse irripetibile? La risposta, argomentata da Tuttosport numeri alla mano, aiuta a capire anche il motivo per cui il tecnico italo-brasiliano piace così tanto. Il Bologna, innanzitutto, ha il 56% di possesso palla medio, contro il 49% della Juve, che è solo 11^ in Serie A con 27'42'' contro i 33'32'' dei rossoblù (secondi dietro solo al Napoli). Rossoblù che, dunque, hanno la consapevolezza di poter far male agli avversari con la palla tra i piedi provando a costruire, a differenza dei bianconeri che invece preferiscono far giocare gli altri.
I numeri relativi alla lunghezza media dei passaggi del portiere, inoltre, confermano come la squadra di Motta più di quella di Allegri ricorra al gioco iniziando dal basso, coinvolgendo tutti gli elementi, dando anche la sensazione di maggior presenza fisica aggressiva per un atteggiamento più grintoso. Lo si nota anche nelle azioni di pressing (134 per la Juventus e 157 per il Bologna), anche in quello riferibile solo alla porzione di campo degli avversari (59 a 70). Del resto - spiega ancora Tuttosport - il numero di passaggi che gli avversari dei bianconeri riescono a fare prima di essere interrotti è 13, mentre con i rossoblù si arriva soltanto a 10. E a proposito sempre della reattività, oltre che attitudine a cercare il gol, ecco il numero di tiri entro 5” dalla riconquista del pallone che è di 2,4 per la Juventus e 2,8 per il Bologna. Anche la quantità media di tiri in porta a partita premia gli emiliani (4,4) rispetto ai torinesi (3,7).
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