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La prima è andata. Maurizio Sarri ha seguito la sua prima Juve dall'appartamento in centro a Torino dal quale è rimasto in stretto contatto con tutto lo staff in panchina al Tardini e in particolare con Marco Ianni, suo assistente tecnico già ai tempi del Chelsea e del Napoli. A causa della polmonite, sarà costretto a saltare anche la seconda partita contro il Napoli che sabato sera arriva all'Allianz Stadium per la seconda di campionato. Durante la settimana continuerà a preparare la partita assieme al suo staff, come fatto anche la scorsa settimana. Loro sul campo e lui al monitor. Nel frattempo, però, spera di avere novità anche sul fronte mercato dove la missione principale di Paratici sarà sfoltire la rosa negli ultimi sette giorni di trattative.

ROSA TROPPO AMPIA - Nel corso dei numerosi summit fatti questa estate, Sarri è stato chiaro: la Juve ha troppi elementi in rosa, serve sfoltire per accelerare il processo di rivoluzione e per lavorare su un numero più ristretto di calciatori ma il campionato è appena iniziato e alla Continassa c'è ancora un cantiere aperto. In attacco, oltre a Higuain e Mandzukic, resta Paulo Dybala che offre soluzioni tattiche completamente differenti rispetto a quelle del Pipa e dell'attaccante croato. Tante alternative, forse troppe, anche a centrocampo dove c'è ancor più traffico: Khedira e Matuidi erano inizialmente fuori dal progetto ma sono partiti entrambi titolari a Parma. Tra i due, il tedesco è quello che convince di più Sarri per caratteristiche tecnico-tattiche ma dietro scalpitano tutti i nuovi acquisti oltre a Emre Can e Bentancur, due chiamati a fare il definitivo salto di qualità. Tutti vorrebbero farlo, ma Sarri non può garantirlo all'intera rosa e gestire così tanti giocatori durante la stagione non sarà una passeggiata, l'allenatore l'ha già fatto presente alla società.

NESSUNO ALLA PORTA - In difesa è Rugani il prescelto per essere sacrificato, proprio nell'anno in cui è arrivato a Torino il suo mentore. Niente di personale, ovviamente. Semplicemente Rugani è il quinto difensore e in ottica lista Champions sa già di essere l'escluso. A proposito di lista Champions, si avvicina il momento della verità. Senza cessioni dovranno essere cinque i calciatori esclusi dalla lista per la fase a gironi. In tutto questo la Juve non mette nessuno alla porta. Niente allenamenti a parte per chi non è parte del progetto, niente forzature. "Abbiamo rispetto dei giocatori e di quello che hanno fatto per questa società", ha dichiarato Paratici dopo Villar Perosa. Punto di vista condivisibile ma Sarri ha bisogno di tagliare almeno altri cinque elementi, una mission impossible in meno di una settimana. Paratici dovrà fare del suo meglio per accontentare l'allenatore che tra un nuovo attaccante e una rosa più corta non ha subbi su cosa scegliere.

@lorebetto