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Lui, quella Coppa, l’ha alzata nel 1998. David Trezeguet, ex attaccante francese della Juventus e attuale presidente delle Legends bianconere, ha analizzato su Marca la finale del Mondiale che oggi vedrà la Nazionale di Deschamps affrontare la Croazia: “Sarà una partita molto affascinante, perché entrambe le squadre giocano bene. La Francia ha dimostrato di aver raggiunto un livello interessante, sta migliorando ciò che è stato fatto nell’ultimo Europeo, soprattutto attraverso una grande superiorità dal punto di vista offensivo. E’ in quel reparto che risiede la magia della Francia. Ma sarà una finale molto aperta”.

LA FINALE - “Quale sarà l’elemento decisivo? Negli ultimi sei mesi la Francia è stata molto efficace in tutti i reparti, ma dico la solidità difensiva. Sicuramente saranno importanti le palle inattive, i calci d’angolo. La pressione a questo punto non entra proprio in gioco, questa è la pressione più bella del mondo”.

PALLONE D’ORO - “Dipenderà dal risultato della finale, ma è una sfida tra Griezmann, Mbappé e Modric. Credo più in Mbappé, ha solo 19 anni ed è quello che ha più futuro davanti a sé”.

DOMINIO EUROPEO - “Il calcio europeo è diventato più importante negli ultimi anni rispetto all’America Latina. Da qui le quattro semifinaliste. La Francia ha dimostrato ambizione fin dall’inizio, perché non ha mai nascosto l’obiettivo di vincere questa Coppa del Mondo. L’Inghilterra mi ha sorpreso di più per la giovane età e la forte volontà. Ma anche il Belgio. Tutto risponde al lavoro che si fa nel calcio europeo, è normale che poi domini”.

ARGENTINA - “Quello dell’Argentina è un caso molto speciale, che si è riflesso sul campo. I giocatori non hanno mai trovato un’armonia, non si sono mai sentiti a proprio agio. Non si sono identificati con il sistema. A ciò si aggiungono tutti i problemi della Federazione e il cambio degli allenatori”.

RONALDO - “Lui alla Juve? E’ stata una sorpresa, ma farà bene al calcio italiano. Il suo talento motiverà il resto della squadra e faciliterà in modo enorme il lavoro di tutti. Voleva puntare a nuovi obiettivi e continuare a vincere, con la Juve ci riuscirà. Non è un passo indietro, tutt’altro!”.

ZIDANE - “Se lo vedo più alla Juve o nella Francia? In questo momento sia i bianconeri che la Nazionale francese hanno confermato i rispettivi allenatori. Ma Zidane lo vedrei su entrambe le panchine”.