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Le scelte cambiano e indirizzano il futuro, le scelte lo definiscono e costituiscono. La Juve sceglie e sa che dovrà farlo con grandissima attenzione, per non cadere in errori, per non smontare un macchina che negli ultimi 8 anni ha dimostrato di poter essere a tratti devastanti, ma che soprattutto vuole continuare a vincere. Ecco perché, il fulcro di queste decisioni è e sarà il settore che più ha boccheggiato nel corso dell'ultimo anno. Non tanto o non solo per le qualità degli interpreti, quanto più per il loro impiego spezzettato dagli infortuni. Ma andiamo con ordine.

PJANIC - La prima questione da affrontare è quella legata a Miralem Pjanic, cervello della Juve di Allegri, ma possibile partente con il tecnico livornese. Tutto, però, può cambiare con Sarri in panchina. Il nuov allenatore, infatti, avrebbe chiesto a Paratici di frenare l'idea di una possibile cessione, perché vorrebbe iniziare la stagione con Pjanic, per vedere se si adatta al suo calcio. Valorizzarlo per ripartire da lui. E Fali Ramadani, procuratore del centrocampista e intermediario di Sarri, è l'uomo del legame.

RINNOVI - Poi c'è la questione rinnovi da affrontare, con Bentancur ormai prossimo alla firma e Matuidi che avanza senza fretta, nonostante la scadenza nel 2020, ma che in passato ha rivelato di voler restare e rinnovare con il club bianconero. Un puzzle che prende forma, a cui si aggiungono sicuramente Ramsey ed Emre Can. E Khedira? Lui è il più probabile partente, anche per fare spazio al grande sogno. 

POGBA - Eh sì, è sempre lui. Paul Pogba è e sarà il sogno di mercato della Juventus, che ci sta lavorando, come dimostrano i continui viaggi di Paratici tra Milano, Londra e Parigi, con Mino Raiola sullo sfondo e con i segnali raccolti dal Manchester United. Un colpo oneroso, ma mosso dalla volontà forte della Juve.