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Totti show a Sky Sport. E pure un po' juventino. Ecco cos'ha dichiarato al canale satellitare. 

COSA FACCIO - "La giornata è lunga, però fortunatamente ho una famiglia che mi sostiene. Dobbiamo stare 24 ore dietro ai figli. Tra compiti, giochi, palestra e compagnia bella, il tempo passa. Film? Questi 20 giorni abbiamo finito Netflix. La sera è l’unico modo in cui passare il tempo. Nessuno si sarebbe mai aspettato di arrivare in queste condizioni. E’ un problema veramente serio. Con Dash abbiamo fatto questa iniziativa per lo Spallanzani, comprando 15 macchinari. Con gli altri abbiamo raccolto 350 mila euro e cercheremo di dividerli nel migliore dei modi per battere questo Coronavirus. Lo faremo per salvare tutte le persone, piccole o grandi. Con i Campioni del Mondo del 2006 abbiamo fatto un’iniziativa con la Croce Rossa ed abbiamo raccolto una bella somma per dare possibilità a chi sta veramente male".

MONDIALE - Lippi: 'Il calcio ti aspetta, torna a lavorare'. Totti: "Il 19 febbraio ebbi un infortunio serio, la sera stessa Mariani mi operò perché mi ero fratturato il perone e lacerato i legamenti. E’ stato un intervento duro, ero sicuro di non poter partecipare ai mondiali perché il tempo era poco. La sera stessa, dopo l’intervento, Mariani mi disse che toccava a me. Sarebbe dovuto durare 8/9 mesi, ma se ce l’avessi messa tutta sarei potuto partire. Il giorno dopo ci fu la sorpresa di Lippi, dove ho visto la voglia nelle sue parole. Mi si è capovolto tutto, mi ha dato la forza di uscire da quel tunnel lungo e buio. Con la voglia di partecipare a questo Mondiale, che per me era l’ultimo, perché avevo già deciso di smettere con la Nazionale. Ho avuto la forza di partecipare e vincere la cosa più importante".

NAZIONALE - "Era una decisione già presa prima dell’infortunio. Ogni anno facevo 50-60 partite ed avevo un problema alla schiena. Dovevo mettere da parte qualcosa e non potevo mettere da parte la Roma. La scelta più brutta era quella di andar via dalla Nazionale. La Roma è stata la cosa più bella per me, la mia vita e il mio percorso più bello".

DEL PIERO - Domanda di Del Piero: 'Come vivevi la rivalità con la Juve?'. Totti: 'L’ho visto ieri sera in collegamento con voi. Parlare di Del Piero sarebbe riduttivo, ci hanno messo sempre come in un dualismo, io o lui, cercando di metterci contro. Fortunatamente, avendo due caratteri simili siamo riusciti ad unirci ancora di più, a capirci ed a sostenerci. L’esempio delle barzellette è chiaro: con lui siamo stati sempre fino a tardi a girare le barzellette, perché ridevamo continuamente. Abbiamo un grandissimo rapporto e nessuno ce lo toglierà'.

SPALLETTI - "Sono stati due personaggi diversi. Il primo Spalletti era top. Come un secondo padre, ci stavo quasi 24 ore al giorno. Il secondo, forse con le sue ragioni o forse idee da altre persone, ha voluto mettermi i bastoni tra le ruote e qualcosa non è andato nel migliore dei modi. Ho cercato sempre di tenere la testa alta e fare il mio meglio, anche se sapevo di essere in difficoltà. Doppietta al derby? Perdevamo il primo tempo 2-0 e poi siamo entrati con un’altra rabbia e cattiveria. Mi sono trovato al posto giusto in entrambi i gol. Il secondo è stato molto difficile: a quell’età fare un balzo del genere non è facile. Ho pensato a prenderla solamente al volo e metterla dove volevo".

LAZIO - "Con Simone Inzaghi ho sempre avuto un bellissimo rapporto, condividiamo tanti amici ed abbiamo fatto un percorso insieme. E’ uno degli allenatori più forti che c’è in Serie A. Con Nesta c’è sempre stata rivalità, anche se il rapporto era e sarà sempre ottimo, anche se lui era il Capitano della Lazio e io della Roma. Il calcio è cambiato adesso, bisogna cambiare la mentalità. Da romanista? Sarei stato contento per Inzaghi se avesse allenato un’altra squadra. Spero si possano fermare il prima possibile. Gli dice tutto bene, ora non gli si può dire nulla. Spero ci possa essere un black out il prima possibile".