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Torello bergamasco. Lo definisce così la Gazzetta dello Sport, che nell'analisi post partita rincara la dose descrivendo il gol da incubo dell'Atalanta e il dominio territoriale: "Ma l’Atalanta non è venuta qui per far guerra. E’ venuta a teatro per dare spettacolo. E lo fa. Il primo quarto d’ora è una recita impressionante. Hateboer e Castagne allargano il campo, Toloi e Djimsiti salgono come mezz’ali. Un ventaglio aperto che consente alla Dea di avanzare in verticale muovendo palla in orizzontale. Un torello impietoso che la Juve, presa in mezzo, molle di gambe, non riesce a spezzare. Al 15’ il possesso bergamasco tocca il 70,6%! Mai vista la Signora subire così nel suo salotto. Sembra una provinciale spaventata ai piedi di un top club. Il gol al 16’ arriva come la mela in testa a Newton, per legge naturale o per premio della divinità pallonare per tanta bellezza. E’ un gol che racconta bene l’Atalanta. Freuler zompa in anticipo su Dybala e gli ruba palla. Difendere correndo in avanti: vangelo del Gasp. Il tuttocampista Gomez, oggi il più in forma d’Europa, ubriaca De Ligt con una piroetta e imbuca per Zapata che infila in rete. Sono passati 8’10” dall’ultimo tocco di uno juventino. Impressionante".