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"Non dite che è il nuovo Pirlo, alla sua età è più forte". Gli occhi dell'agente Roberto La Florio brillavano nel descrivere Sandro Tonali. Il piede di Pirlo e il suo talento mondiale sono impossibili da paragonare, naturale; ma chi conosce a memoria quel ragazzino classe 2000 che oggi ha conquistato la Nazionale non ama i paragoni con Andrea. Il caschetto, le giocate di qualità, gli inizi a Brescia: somiglianze nel look e incroci del destino, ma Pirlo iniziava la sua carriera da trequartista per poi cambiare in evoluzione. E per arrivare ad essere accostati a uno fuoriclasse simile ce n'è di strada da fare. Di certo, Tonali ha iniziato nel migliore dei modi: protagonista assoluto in Serie B, al punto da essere già in Nazionale a 18 anni.

LO VUOLE MANCINI - Una chiamata che era nell'aria da diversi giorni. Perché Roberto Mancini ha citato più volte Tonali nelle ultime apparizioni in pubblico a proposito dei talenti da far crescere in Italia, lo ha seguito personalmente in diverse occasioni, in altre ancora ha spedito suoi uomini di fiducia - su tutti Angelo Gregucci - a monitorarne le prestazioni. Relazioni sempre eccellenti su questo centrocampista col caschetto alla Pirlo, appunto; geometrie in mezzo al campo, fisico già strutturato, visione di gioco fuori dal comune. E poi personalità, tanta personalità, quella che il Mancio pretende dai giovani con potenziale azzurro e ha individuato in Tonali. Gioca ancora in Serie B, nel Brescia che lo ha lanciato strappandolo alle big che non andavano oltre le promesse di provini solo qualche anno fa. E adesso si gode uno dei migliori prodotti dei vivai italiani con calma e prudenza. Stesse virtù di Sandro, uno che avrà pure 18 anni ma sempre con la testa sulle spalle, niente facili entusiasmi, adora la vita in famiglia e con gli amici accanto. Identikit perfetto.

EMOZIONI E MERCATO - Con il Brescia ha già totalizzato 29 presenze, 2 gol, 5 assist. L'azzurro lo ha vestito con l'Under 19, adesso arriva quello vero. Quando è arrivata la chiamata di Mancini si è emozionato insieme alla sua famiglia e ha voluto ringraziare i suoi compagni: "Un ragazzo di altri tempi", lo definisce chi lo conosce bene. Con il Mancio che prosegue sulla scia dei vari Pellegri, Zaniolo & co, talenti da proteggere e studiare da vicino. E Tonali che settimana dopo settimana dovrà imparare a gestire ancor più pressione, i riflettori puntati addosso. Perché poi ci sarà il mercato, il presidente del Brescia è un certo Cellino che non ha mai fatto sconti... né ha intenzione di iniziare con Tonali. Se prima lo valutava 15/18 milioni, la chiamata in Nazionale alza la posta già attorno ai 20/25 milioni. Cellino non ha mai voluto clausole rescissorie per Tonali, ha rifiutato le offerte della Roma e dell'Inter (in sinergia con la Sampdoria) in estate, sa bene che stanno entrando in scena Napoli (pista complicata) ma soprattutto Juventus. Sì, perché Paratici è convinto delle qualità di Sandro e si sta muovendo per provare a prenotarlo. La curiosità? Il ragazzo tifa da sempre per il Milan, tra i pochi club ancora fermi sulle sue tracce... almeno per ora. Perché è una corsa appena iniziata, come quella di Tonali, l'ultima gemma da proteggere anche in azzurro. Benvenuto in Nazionale, ma non chiamatelo nuovo Pirlo. Per il bene di tutti.

Di Fabrizio Romano per Calciomercato.com.