16
Solo pochi giorni fa, dopo il Derby d'Italia con l'Inter, Gazzetta aveva definito la spesa effettuata per lui in estate "inutile". Sì, forse è un termine forte, ma è anche vero che si fa fatica a trovare fra le pieghe della stagione un momento in cui Timothy Weah è stato davvero importante o decisivo per la Juventus, considerando sia il suo contributo in campo che gli stop dovuti a qualche problema fisico. E ieri sera, nel match dell'Allianz Stadium contro l'Udinese, lo statunitense classe 2000 ha probabilmente toccato il punto più basso della sua esperienza in bianconero.
 

Juve-Udinese, delusione Weah


Lanciato a sorpresa dal primo minuto al posto di un non brillante Filip Kostic, il figlio d'arte è apparso fin da subito un pesce fuor d'acqua. Nessun contributo alla manovra della squadra, nessun tentativo di alzare il baricentro, nemmeno uno scambio utile con l'amico e connazionale Weston McKennie. Insomma, la sagra degli orrori. Prima esterno e poi terzino, Weah è persino risultato dannoso per una Juve già di per sè in difficoltà, incapace di creare qualcosa di davvero pericoloso in avanti e di accendersi con continuità. Una notte da dimenticare, arrivata proprio quando Massimiliano Allegri sperava di poter contare (anche) su di lui. E forse è presto per dire se davvero l'acquisto di Weah è stato inutile, ma certo è che queste prestazioni non aiutano a farsi un'idea diversa.