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La Corte federale non si smentisce mai. Appena ne fa una giusta, immediatamente ne sbaglia un'altra. Mi chiedo se lo faccia apposta, o gli venga di default.
 
Non più tardi di un mese e mezzo fa ha dovuto decidere se accogliere o meno la richiesta di squalifica di 1 anno per il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, fatta dal procuratore federale, in merito al caso biglietti-n'drangheta, ed optò (correttamente) per il no. Per non scontentare del tutto la propria Procura (che, vale sempre la pena ricordarlo, presentò prove d'accusa false) accolse la richiesta di punire la società Juve con 100mila euro e suoi tifosi con l'assurda chiusura dell'intera Curva Sud. Una squalifica scontata nella recente ultima giornata di campionato, e ancora stiamo chiedendocene il motivo: se nella curva del tifo juventino ci sarebbero state infiltrazioni mafiose, perché colpire indiscriminatamente l'intero settore? Con l'aiuto indispensabile di inquirenti e potere dello Stato, si vadano a trovare gli infiltrati e li arrestino, ma  lascino in pace quei tifosi che non c'entrano nulla.
 
Non è stata forse fatta un'inchiesta penale (Alto Piemonte, ndr) e portati alla sbarra i possibili colpevoli? Benissimo. Chi non c'è finito dentro e, pur andando in curva, ha regolarmente acquistato biglietti o abbonamento attraverso i canali ufficiali, mi spiegate perchè lunedì scorso non ha potuto entrare all'Allianz Stadium a vedersi Juve-Genoa?
 
Una delle tante decisioni bizzarre del Tribunale federale. Il quale, in quanto a bizzarria, ha voluto però superarsi.
 
Ricordate gli striscioni e gli adesivi antisemiti con la foto della povera Anna Frank usati dai tifosi della Lazio contro i cugini romanisti?
In quel caso la Procura della Figc chiese di sanzionare il club e di far disputare 2 partite della Lazio a porte chiuse. Com'è finita? Con questa sentenza: 50 mila euro alla società e nessuna squalifica per la curva.
Motivazione: ingiusto colpire la parte sana della tifoseria laziale.
Come dire: a Roma esiste del tifo sano, che va giustamente tutelato, a Torino no, lo si colpisce in toto, indiscriminatamente.
 
La solita storia: i cori razzisti contro Balotelli fatti in quasi tutti gli stadi? Paga la curva della Juve.
 
I cori di discriminazione territoriale cantati all'indirizzo dei napoletani? Pagano i tifosi della Juve. 
 
Gridano "merda" ai rinvii dei portieri avversari un po' dappertutto? Pagano solo i bimbi juventini.
 
La mafia controlla, attraverso alcuni canali ultrà, la compravendita dei biglietti delle partite di Serie A? Paga l'intera curva della Juve.
 
Se tutto questo avviene altrove, però, o si fa finta di non aver sentito - vedi gli insulti razzisti urlati a Matuidi nella gara col Cagliari (per i quali persino la società sarda si sentì in dovere di fare delle scuse al giocatore) oppure la Corte Federale si ricorda improvvisamente che esistono anche i tifosi tranquilli e che nulla hanno a che spartire coi violenti, i razzisti, gli omofobi, i maleducati in genere.
 
Mi aspetto che il solerte procuratore federale Pecoraro presenti ricorso nei confronti della sentenza sul caso Anna Frank, cosi come fece per la vicenda Agnelli-biglietti. 
 
A meno che decida di non farlo temendo la reazione dell'amico Lotito, il quale aveva già minacciato di andare personalmente ad aprire i cancelli dello stadio in caso di chiusura.
 
Questo è il calcio ai tempi di Tavecchio, cacciato dalla Figc ma ora candidato alla presidenza di Lega, dove sta già facendo da mesi il commissario.
 
What else..!