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    Thiago Motta e quel precedente allo Spezia: il 'problema' era la gestione dello spogliatoio

    Thiago Motta e quel precedente allo Spezia: il 'problema' era la gestione dello spogliatoio

    • Benedetta Panzeri
    Forse per un attimo il Thiago Motta dell'ultimo scorcio di inverno 2025, quello della storica debacle contro l'Atalanta e delle due sorprendenti eliminazioni da Champions League e Coppa Italia, avrà pensato di essere finito in una sorta di loop, costretto a vivere di nuovo una situazione già sperimentata in prima persona e, in parte, superata. Il riferimento è al dicembre 2021, ultimissimi giorni dell'anno: il tecnico italo-brasiliano allena lo Spezia ed è reduce da una vittoria sul campo del Napoli con un autogoal di Juan Jesus, che però non è riuscita a scacciare del tutto i malumori di società e piazza dovuti a un periodo decisamente complesso, con soli due punti conquistati nelle sei partite precedenti. 

     

    Thiago Motta e il precedente sulla gestione dello spogliatoio


    In Liguria, nel cuore di una delle tante città italiane dove si respira tutti i giorni calcio, la posizione di Thiago Motta è inevitabilmente sotto i riflettori, mentre i quotidiani cercano di raccontare sensazioni e umori attenendosi ai fatti. "È stato programmato in serata un vertice tra i dirigenti dello Spezia e Thiago Motta sulla gestione dello spogliatoio da parte dell'allenatore", annunciano da Mediaset il 29 dicembre 2021. "Il confronto avverrà in una video call a cui parteciperanno con il tecnico il presidente Philip Platek da New York, il direttore Riccardo Pecini e l'ad Nishant Tella. La società è pronta a confermare Motta, ma chiede all'allenatore di recuperare tutti i calciatori in rosa".



     

    Cosa gli è stato rimproverato


    Storia già sentita? Effettivamente sì, e giusto qualche giorno fa. Ora come allora, il tema (o uno dei temi, quantomeno) al centro delle riflessioni legate a Thiago è infatti la gestione dello spogliatoio, di un gruppo-squadra in cui i problemi, evidentemente, non sono solo di natura tecnico-tattica e/o atletica. Lo si è detto tante volte in questo periodo, lo hanno percepito i tifosi e lo hanno sostenuto ex calciatori così come addetti ai lavori: uno degli aspetti in cui Motta ha dimostrato di essere ancora "carente" in questa sua prima stagione alla Juventus è stato sicuramente quello relativo al rapporto con i suoi giocatori, come testimoniato da alcune scelte sull'undici titolare, con elementi prima considerati centrali e poi "spariti" (o viceversa), sulla rotazione della fascia da capitano, che solo di recente sembra essere passata stabilmente sul braccio di Manuel Locatelli, e più in generale sull'assegnazione di ruoli da leader, con tanto di addio di Danilo a gennaio.

    A Thiago Motta è stata anche rimproverata una "scarsa empatia", così come una comunicazione non ottimale, sia nello spogliatoio appunto che in pubblico. E poi c'è un discorso di "integralismo" nelle scelte, altro tema che in un modo o nell'altro finisce per avere ripercussioni sul gruppo. Con questo non si sta dicendo che da quel dicembre 2021 l'attuale tecnico della Juventus non abbia fatto progressi o non abbia imparato niente. Ma d'altro canto sembra chiaro che, se un problema di questo tipo emerge allo Spezia, difficilmente può essere nascosto sotto il tappeto alla corte della Vecchia Signora.



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