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Gazzetta - Thiago Motta, il quarto posto può non bastare: per la panchina della Juventus spunta anche Pioli
La sconfitta contro la Dea, di fatto, tagliari fuori la Vecchia Signora dalla corsa Scudetto che sembrava potersi in qualche modo riaprire dopo la vittoria col Verona, capace di proiettare i bianconeri a -6 dalla vetta. Lo 0-4 contro l'Atalanta, però, ha squarciato tutto. A dieci giornate dalla fine la Juventus e Thiago Motta si trovano con il quarto posto - da difendere - come unico obiettivo per salvare una stagione fortemente negativa.
Ma chiudere tra le prime quattro in classifica, in tal senso, non escluderebbe il concretizzarsi di una nuova rivoluzione tecnica al termine della stagione, perché se il risultato finale - in questo caso l'ingresso tra le prime quattro farà tutta la differenza di questo mondo - nell'estate del 2025 la Juventus potrebbe nuovamente cambiare.
Futuro Motta: il quarto posto può non bastare
In casa Juve, al momento, non sono previsti ribaltoni nell'immediato, con Thiago Motta che salvo (ulteriori) cataclismi dovrebbe comunque rimanere al timone bianconero fino al termine della stagione. Al tecnico bianconero, però, potrebbe non bastare nemmeno l'approdo alla prossima edizione della Champions League, considerato un obiettivo minimo dalle parti di Torino ma che alla luce di quanto visto nel corso di questa stagione, andrebbe a rappresentare un appiglio vitale per quanto concerne i conti del club, che non possono prescindere dai maxi introiti generati dalla qualificazione alla Champions.
A quel punto, qualora la Juventus dovesse centrare l'obiettivo, si passerà alle valutazioni complessive sull'operato di Thiago Motta e, come riferito da La Gazzetta dello Sport, il quarto posto non sarebbe affatto garanzia di permanenza all'ombra della Mole per il tecnico legato alla Vecchia Signora fino al 30 giugno 2027.
Quante ombre
A pesare sul bilancio complessivo, infatti, ci sono le tante ombre che hanno condito la stagione bianconera: dal punto di vista del gioco, ovvero il punto sul quale Thiago Motta avrebbe dovuto marcare maggiormente la differenza, non si sono visti sostanziali miglioramenti, e le partite contro PSV e Atalanta hanno certificato come nelle sfide decisive la Juve si sia dissolta come neve al sole.
C'è poi il capitolo infortuni, con la formazione bianconera che, ancora una volta, ha dovuto fare i conti con una situazione dai tratti paradossali, con Motta che in alcuni tratti di stagione si è persino trovato con 14-15 giocatori di movimento a disposizione. Infine, non si può non parlare della questione relativa alla gestione dei rapporti all'interno del gruppo. Un altro argomento scottante, che sarà sicuramente tema di analisi a fine anno.
Tra Conte e Gasperini spunta Pioli
In altre parole, il futuro di Thiago Motta è legato sì al raggiungimento del quarto posto Champions ma ciò, evidentemente, può non bastare per garantirgli la permanenza all'ombra della Mole. La Juventus, infatti, pensa al futuro e a chi - in caso di separazione - potrebbe subentrare al timone bianconero. Tra i profili in cima alla lista c'è ovviamente quello di Antonio Conte, che si sta giocando lo Scudetto con il Napoli, ma che è legato al club azzurro fino al 30 giugno 2027.
Da monitorare, c'è poi la posizione di Gian Piero Gasperini, in piena corsa tricolore con la Dea, ma che ha già fatto sapere che non rinnoverà il contratto in scadenza del 2026. Morale della favola, la sua avventura a Bergamo potrebbe chiudersi tra pochi mesi.
Infine, secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, a completare il terzetto dei nomi papabili per la panchina bianconera c'è anche quello di Stefano Pioli. L'attuale allenatore dell'Al-Nassr ha firmato un contratto molto oneroso con il club di Riyadh, ma in caso di chiamata sarebbe assolutamente aperto ad un ritorno in Serie A.
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