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    Thiago Motta e la gestione dello spogliatoio. Il precedente con Schone al Genoa

    Thiago Motta e la gestione dello spogliatoio. Il precedente con Schone al Genoa

    Breve ma intensa, l’esperienza di Lasse Schone al Genoa si concluse in modo sorprendente e inaspettato. Reduce da una straordinaria stagione con l’Ajax, culminata con la semifinale di Champions League, il centrocampista danese sembrava destinato a diventare il perno del centrocampo rossoblù. Tuttavia, la sua avventura in Liguria prese una piega diversa nell’ottobre del 2019, quando Thiago Motta, all’epoca esordiente in panchina, subentrò ad Aurelio Andreazzoli in una situazione di classifica già compromessa.

    L’ex centrocampista di Inter e Barcellona cercò di imporre le sue idee di gioco, ma trovò enormi difficoltà nell’applicarle a una squadra in piena crisi. A raccontare quel periodo è stato Federico Marchetti, portiere del Genoa in quegli anni, che ha rivelato un retroscena significativo durante il podcast Calcio Selvaggio:

    “Era arrivato in una situazione di classifica complicata e provò a imporsi con il suo calcio, si vedeva che le sue idee fossero avanti rispetto agli altri ma non potevano essere riproposte a noi”, ha dichiarato Marchetti.

    Poi, il dettaglio più sorprendente:

    “Appena arrivato tagliò qualche testa dopo pochi allenamenti, tra cui anche quella di Schone che solo l’anno prima aveva giocato la semifinale di Champions con l’Ajax e in quel Genoa era una stella. Riuscimmo a fare poco e male di quello che ci chiese”.

    Una mossa che non portò fortuna a Thiago Motta. La sua esperienza sulla panchina rossoblù durò appena 10 partite, con risultati deludenti che lasciarono il Genoa in una situazione persino peggiore rispetto a quando era arrivato. Un capitolo amaro per tutti, con Schone relegato ai margini e il club sempre più in difficoltà.

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