Secondo la ricostruzione della serata fatta dalla Rosea, Nedved si sarebbe precipitato negli spogliatoi e qui: “Ci sono stati toni accesi, alla discussione hanno partecipato il tecnico e anche qualche giocatore di peso. Sotto accusa l’atteggiamento del gruppo, che per la dirigenza avrebbe potuto e dovuto fare di più in questa stagione, ma anche le scelte di Allegri, che nel finale ha perso il controllo venendo espulso e che nello spogliatoio non aveva ancora smaltito la rabbia”. Inoltre, un cambio di programma dell’ultimo minuto: la squadra avrebbe dovuto fermarsi a Roma ancora una notte per ripartire, alcuni calciatori (Dybala, Morata, Cuadrado, McKennie e Arthur tra questi) avevano deciso di fare tappa agli Internazionali di tennis; invece il rientro è stato anticipato obbligatoriamente per tutti.
Dagli spogliatoi dell’Olimpico di Roma, le discussioni sono andate avanti in albergo, protagonisti di un confronto acceso sono stati Nedved e Agnelli, alla presenza di Arrivabene e Cherubini: “I due non sempre sono sulla stessa linea quando si tratta di Allegri: il ritorno di Max è stato una scelta del presidente, che continua a essere il suo difensore più accanito, mentre Pavel ha una visione più critica e qualche timore per il futuro. S’aspettava più passi avanti, anche sul piano del gioco: dopo un anno il tecnico non è riuscito a essere quel valore aggiunto che la società immaginava”.
Allegri non è in discussione, in vista della prossima stagione. Qualcosa, però, intorno a lui scricchiola e sotto osservazione ci sarebbe anche il suo modo di gestire il gruppo di lavoro: “tra lo staff medico e quello tecnico ci sono state parecchie frizioni in questi mesi, dovute soprattutto ai tanti infortuni muscolari. Padoin è l’unica novità rispetto ai fedelissimi di Allegri e la dirigenza spinge per qualche altro nuovo innesto dalla prossima stagione”.