Compie oggi 45 anni il bomber passato nell’estate 1997 dall’Atalanta alla Juventus. Il suo bottino in bianconero, nelle quattro stagioni trascorse a Torino, parla di 165 presenze e 89 gol totali. Un apporto fondamentale, nonostante un rapporto tutt’altro che facile con quell’Alex Del Piero destinato a scrivere, ben più di lui, la storia del club. Uno scudetto, una Supercoppa Italiana e una Coppa Intertoto più tardi, Super Pippo si trasferisce al Milan, che investe per lui 40 miliardi di lire più il cartellino di Cristian Zenoni. Resterà in rossonero per ben 11 stagioni, finendo per duellare spesso e volentieri con la squadra che lo rese grande per la prima volta.
Tanti auguri, Inzaghi: campione e rivale. Ma con Alex...
Tanti auguri a Filippo Inzaghi, nato a Piacenza il 9 agosto del 1973.
Compie oggi 45 anni il bomber passato nell’estate 1997 dall’Atalanta alla Juventus. Il suo bottino in bianconero, nelle quattro stagioni trascorse a Torino, parla di 165 presenze e 89 gol totali. Un apporto fondamentale, nonostante un rapporto tutt’altro che facile con quell’Alex Del Piero destinato a scrivere, ben più di lui, la storia del club. Uno scudetto, una Supercoppa Italiana e una Coppa Intertoto più tardi, Super Pippo si trasferisce al Milan, che investe per lui 40 miliardi di lire più il cartellino di Cristian Zenoni. Resterà in rossonero per ben 11 stagioni, finendo per duellare spesso e volentieri con la squadra che lo rese grande per la prima volta.
Compie oggi 45 anni il bomber passato nell’estate 1997 dall’Atalanta alla Juventus. Il suo bottino in bianconero, nelle quattro stagioni trascorse a Torino, parla di 165 presenze e 89 gol totali. Un apporto fondamentale, nonostante un rapporto tutt’altro che facile con quell’Alex Del Piero destinato a scrivere, ben più di lui, la storia del club. Uno scudetto, una Supercoppa Italiana e una Coppa Intertoto più tardi, Super Pippo si trasferisce al Milan, che investe per lui 40 miliardi di lire più il cartellino di Cristian Zenoni. Resterà in rossonero per ben 11 stagioni, finendo per duellare spesso e volentieri con la squadra che lo rese grande per la prima volta.
