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Continua a tenere banco il caso legato ai test anti-Covid dei calciatori della Lazio, eseguiti nel centro “Futura Diagnostica” di Avellino. Il club biancoleste, tramite l’avvocato Gian Michele Gentile, ha subito preso le distanze da un possibile coinvolgimento nell’inchiesta: "La Lazio col processo penale e con ciò che accade ad Avellino non c’entra nulla e semmai sarà parte offesa. Il processo, se mai ci sarà, riguarda un imprenditore di Avellino ed eventuali problemi che potrà avere con la Procura di Avellino. Se per caso dovesse venire fuori qualche tampone refertato in modo sbagliato, la Lazio e i suoi giocatori sarebbero parte lesa. Come si fa a pensare che volutamente si manda in campo un giocatore positivo? Mi infetta tutta la squadra? Così la domenica dopo avrò 11 giocatori che non possono giocare? Il sospetto fa parte del pm".