IL RISPARMIO - Loro che anche durante l'isolamento sono riusciti ad avere un confronto continuo sia con la società che con i compagni di squadra: comunicando poi al club la decisione di rinunciare alle prossime quattro mensilità (marzo, aprile, maggio e giugno). Dall'intesa collettiva adesso bisognerà trattare i singoli accordi individuali con ogni giocatore e se si dovesse ricominciare a giocare ci si siederà a tavolino per rivedere la situazione. Questo passo indietro dei giocatori porterà la Juve a risparmiare 90 milioni, boccata d'ossigeno importante al momento di chiudere un bilancio che sta subendo l'effetto negativo dell'emergenza coronavirus: partite a porte chiuse e quindi zero incassi dallo Stadium, diritti tv e sponsorizzazioni in bilico in un momento nel quale del pallone non si vede nemmeno l'ombra; Champions ferma e quindi anche da lì nessuna entrata.
LA RINUNCIA DI RONALDO - Dopo le cessioni di gennaio, la Juve ha un monte ingaggi di 137 milioni di euro, al primo posto non può che esserci Cristiano Ronaldo: lo stipendio del portoghese è di 31 milioni, CR7 rinuncerà a più di 10 milioni netti; essendo quello che guadagna di più, è anche il giocatore che lascia più soldi sul piatto. La Juve manda un segnale forte al calcio italiano ma non solo, i bianconeri hanno detto sì al taglio stipendi.