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Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus, ha parlato a Elle Radio, a pochi giorni dalla sfida con la Lazio: "Inzaghi? Sicuramente si è fatto amare dallo spogliatoio, lo conoscevo come tecnico molto preparato sin dai tempi del settore giovanile e sta dimostrando di saper mantenere le promesse. Lazio da primi posti? Secondo me sì, vedo giusto Juventus e Napoli su un gradino superiore. Se la squadra saprà mantenere la giusta concentrazione per tutta la stagione e seguirà le indicazioni dell’allenatore, potrà fare sicuramente molto bene. Anche contro l’Atalanta la Juventus ha perso punti contro una delle prime cinque squadre italiane. Secondo me la Juventus ha la fame di sempre, sa stare sempre sul pezzo, vedo giocatori concentrati, non rilassati: non hanno voglia di scherzare ma di vincere ancora. 

Strakosha? In Italia spesso abbiamo avuto l’abitudine di criticare i portieri stranieri, ma secondo me ne sono arrivati di molto buoni negli ultimi anni. In Italia però al momento non vedo un portiere pronto a raccogliere l’eredità di Buffon, quelli come lui nascono una volta ogni cent’anni. Strakosha è un buon portiere, ha preso fiducia e ha delle caratteristiche importanti. 

Juve? Quando si vince lo Scudetto per sei anni di fila un anno sabbatico può anche capitare, la Juventus ha però una struttura, a partire dall’allenatore fino alla dirigenza, abituata a puntare sempre al massimo e questo è stato il segreto di molti successi. Higuain-Dybala è una coppia d’attacco pazzesca, a Higuain serve magari maggiore serenità: gli attaccanti della Lazio contro la difesa juventina potrebbero fare fatica, ma mai dire mai nel calcio. 

Milinkovic-Savic? Se non hai una squadra che ti aiuta hai sempre maggiori difficoltà, anche Messi da solo non va da nessuna parte. Al di là dei valori dei singoli, quando si vince si vince in undici, forse solo Maradona poteva fare la differenza praticamente da solo, o quasi. 

Nazionale? Vedo al momento gli azzurri afflitti da scarsa personalità: ci sono state Nazionali con grande carisma, questo manca invece in una squadra che, a partire dall’allenatore, fatica ad imporsi. Una volta c’erano giocatori capaci di uscire fuori nelle difficoltà".