commenta
Stefano Tacconi, intervistato dalla rivista Vero, racconta alcuni retroscena della propria carriera alla Juventus: “L’occasione mi si presentò nel 1983 quando un giorno lessi sulla Gazzetta dello Sport che Zoff nel giro di qualche mese avrebbe mollato il calcio. Da subito ho fatto pressione al presidente Boniperti per fare uscire di scena Zoff, dicendogli: 'O lui, o me'. Boniperti apprezzò la mossa. Si accorse della mia personalità e nel giro di poco tempo mi ritrovai titolare nella Juve con Zoff al mio fianco come allenatore. Ho sempre avuto un carattere forte ed è per questo che sono diventato il migliore. Ancora oggi, a distanza di anni, la gente mi ferma per strada per un selfie o un autografo e sono ancora molto richiesto come testimonial in parecchi eventi sportivi. Non lo dico con presunzione, ma con assoluta certezza: nessuno oggi è ai miei livelli. I portieri di oggi mancano di grinta e di determinazione, elementi fondamentali per distinguersi in campo. Senza questi requisiti non emergi dalla mischia”.