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Dopo Vlahovic, Kostic e Mckennie, anche Szczesny e Milik salutano il Mondiale in Qatar. Troppo forte la Francia per questa Polonia. Finisce 3-0 per la squadra di Didier Deschamps, che supera la Polonia e vola ai quarti di finale. Non è bastato Szczesny, che soprattutto nel primo tempo ha provato a tenere a galla la squadra con diversi interventi importanti. Prima le parate su Tchouameni e Dembelé dalla distanza, poi quella che nega il vantaggio a Kylian Mbappé. Non può nulla sul gol di Giroud che sblocca il match e su quelli successivi di Mbappé nel secondo tempo. Finisce così il Mondiale del portiere della Juventus; un Mondiale da assoluto protagonista. Prima il rigore parato contro l'Arabia Saudita, poi quello su Messi. Prestazioni che hanno permesso alla Polonia di qualificarsi agli ottavi e che restituiranno ad Allegri uno Szczesny in piena fiducia. 

GLI ALTRI DUE BIANCONERI IN CAMPO - A differenza di Szczesny, è stato un campionato del Mondo sottotono per Milik; non tanto per colpa sua ma perché utilizzato con il contagocce dal c.t polacco. Anche oggi, subentrato solo a partita in corso, senza riuscire ad incidere. Uno squillo nel finale, con una rovesciata spettacolare che finisce sul palo (segnalato poi il fuorigioco). Prosegue invece il cammino di Adrien Rabiot; lui si titolare inamovibile della Francia. Il centrocampista, in campo 90 minuti con un'altra prestazione fatta di solidità e corsa. Non ha inciso, come contro l'Australia in zona offensiva ma si sta rivelando, sulla traccia di quanto fatto nella Juve di Allegri, anche un'arma tattica.