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Gli avvocati sono sicuri: la Superlega batterà la Uefa di fronte alla Corte di Giustizia europea, sfidando la posizione monopolistica dell’ente calcistico internazionale. I legali che agiscono per conto di A22, la società con sede a Madrid alle spalle della Superlega europea (ESL), sono al lavoro e insistono nel loro progetto. Secondo quanto riportato da Off The Pitch, i legali insistono che la causa contro la UEFA promossa da A22 con il sostegno di Barcellona, ​​Real Madrid e Juventus sia fondata su solide basi e il verdetto del giudice del Tribunale commerciale di Madrid - che prima dell’udienza della Corte di Giustizia europea ha prodotto un’ingiunzione per fermare le misure UEFA contro i club della Superlega - aiuta.

L’avvocato Jean-Louis Dupont, dello studio legale spagnolo Roca Junyent, che insieme a Martin Hissel di Elegis e Clifford Chance Madrid, rappresenta A22, ha dichiarato: "Sembrava essere allarmato dalle minacce pubbliche fatte da Ceferin e da altri dirigenti UEFA. Emettere un’ingiunzione così rapidamente normalmente significa che il giudice ritiene che il merito della causa sia buono e che la probabilità di un danno irreparabile a breve termine sia alta. I giudici sono normalmente piuttosto attenti con le ingiunzioni, specialmente in casi di alto profilo come questo, poiché non vogliono commettere errori".

E ha proseguito: "Le questioni sollevate alla Corte di Giustizia europea dalla Corte spagnola non riguardano la Superlega, ma piuttosto la posizione monopolistica della UEFA. È possibile per la UEFA, un’associazione svizzera privata, operare come unico regolatore per il 100% delle competizioni internazionali? È legale ai sensi del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea? È molto probabile che le risposte a tutte le domande siano sì o no, non ci sarà un 'forse'".

L'altro avvocato, Martin Hissel, ha sottolineato poi che i club che hanno aderito alla Superlega europea lo hanno fatto con l’idea che la UEFA avrebbe discusso la proposta in quanto “condizionata” all’ottenimento dell’approvazione di Uefa e FIFA: "Non è mai stato un campionato separatista come descritto dai media". Mentre la reazione della Uefa, che ha ucciso la proposta senza dialogo, è stata descritta come: "tipico di un monopolista, pieno di minacce, senza riguardo allo stato di diritto".

La UEFA, inoltre, secondo il parere legale sta cercando di dipingere la questione come "una guerra civile tra i tre club e il resto del mondo. I club sono costantemente minacciati e temono il monopolio UEFA. La realtà è che non c’è guerra civile. Molti club in Europa sono contenti del fatto che questi tre club siano la voce delle loro frustrazioni e abbiano la forza di combattere il caso fino alla sua conclusione nonostante gli atti, le minacce e gli insulti della UEFA".