L'incontro è durato circa tre ore, erano presenti diversi esponenti delle leghe nazioni, fra cui il presidente della Liga, Tebas, e l’amministratore delegato della Lega Serie A, De Siervo, ma nessuno della Premier League, da sempre contro la Superlega, anche per il vantaggio che ha sui restanti campionati europei. A22, la società fondatrice della Superlega, ha subito chiesto di cancellare le sanzioni e così è stato.
Intanto, è stato fissato un momento di vero dialogo sul calcio: mercoledì 9 novembre, quando a Nyon si terrà il Convegno sul futuro del calcio europeo. "Federazioni, club, leghe, allenatori, giocatori, tifosi, agenti e amministratori si riuniranno per discutere i veri problemi del calcio, non per convincere banchieri e direttori marketing con idee che mettono a rischio il calcio", dice la Uefa. Nessuna un’apertura al progetto Superlega, ma niente sanzioni. Resta in corso la causa presso la Corte di Giustizia Europea tra Superlega e il massimo organo europeo proprio per verificare la posizione di monopolio e abuso di posizione di dominio dell’UEFA.