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La Juventus non sta navigando nell’oro, per questo ha l’esigenza di cedere giocatori (vedi Romero) e tagliare esuberi di lusso (vedi Higuain e Khedira) prima di rituffarsi sul mercato. Occhio ai conti e occhio ai costi delle operazioni. Quelle che portano a Dzeko e Suarez sono già state approvate, ma il contorno che porta ad affondare il fendente per un affare è più ampio, non solo legato ai numeri. Ci sono una serie di valutazioni tecniche e sportive necessarie, che alla fine portano ad investire più fiches su una pista piuttosto che un’altra.

VOGLIA DI RIMETTERSI IN GIOCO? - Il bosniaco rappresenta la prima scelta nel modo di intendere il calcio di Pirlo, tanto che lo avrebbe già chiamato per informarlo sul progetto tattico. Per quanto riguarda Suarez, le sue qualità e la sua incisività basterebbero a spiegare perché la Juve stia continuando a battere questa strada, ma c’è un retroscena che avrebbe convinto tutta la dirigenza. Alla sua età, 33 anni, non è scontato avere la voglia di rimettersi in gioco, un calo nell’ambizione professionale può essere un elemento quasi fisiologico per alcuni, sentendosi già appagati di gol e trofei. Ecco, non per Suarez, che da questo punto di vista è una garanzia.

AMBIZIONE INTATTA - È quanto riporta Sky Sport, secondo cui la sua ambizione è rimasta intatta, ha la voglia di spaccare il mondo di un ragazzino che non ha ancora vinto nulla e deve dimostrare tutto. Questa sensazione è stata percepita fin dai primi contatti tra la Juventus e il Pistolero, fattore determinante per non far scemare mai l’hype della trattativa. L’attaccante uruguagio ha ancora molte cartucce da sparare e se risolverà i due arcinoti problemi che lo imprigionano al Barcellona (buonuscita e passaporto extracomunitario), potrà farlo al fianco di Cristiano Ronaldo e Dybala. Un tridente da sogno.