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Un’assemblea lunghissima quella che ha coinvolto ieri la Serie A, tra diritti tv e il tema stipendi. E' arrivata la proposta di slittamento dei pagamenti di quattro mensilità di stipendio dei giocatori, già votata all’unanimità e sottoposta lunedì all’attenzione del Consiglio Federale. Una proposta che rappresenta però solo una base: la volontà finale, infatti, arrivare al taglio di un paio di mesi di ingaggio. L'idea dell'Inter, società che ha più bisogno di tutti di un ridimensionamento degli ingaggi, sta trovando riscontro tra i club, nella sua totalità. Il tema della sostenibilità è all'ordine del giorno e sugli stipendi c’è massima urgenza.

Primo punto per le società è posticipare le verifiche sui versamenti secondo queste modalità: i controlli sul pagamento di marzo rimandati dal 30 maggio al 24 giugno; per aprile passare dal 28 giugno al 31 luglio; per i mesi di maggio e giugno rimandare gli accertamenti dal 28 giugno al 31 dicembre. La spinta dell’Inter, poi le altre. Servirà un confronto: i 20 club di Serie A sono intenzionati a rivolgersi anche all'Assocalciatori per chiedere formalmente la rinuncia a due mensilità dei propri assistiti. Ma non basta. Il confronto con la Figc sarà avviato ufficialmente già all’inizio della prossima settimana, ma difficile ottenere più dello slittamento. Difficile anche che i giocatori possano accettare.