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Quasi tutti gli appassionati di calcio raccontano Mirko Vucinic come un giocatore dall'enorme potenziale che non si è mai espresso ai massimi livelli per mancanza di testa, voglia, continuità. L'attaccante montenegrino ha raggiunto il top della sua carriera vestendo le maglie di Roma e Juve ed anche in queste due avventure ha sempre dato la sensazione di poter dare qualcosa in più, alternando infatti prestazioni da campione ad altre irritanti, in cui giocava in maniera talmente superficiale che sembrava indossare un paio di ciabatte al posto delle scarpe.

LE ORIGINI – Vucinic giunse al Lecce nel 2000 e trascorse ben sei stagioni in Puglia, tra serie A e serie B. Nell'estate 2006 venne acquistato dalla Roma e con la squadra capitolina conquistò due volte la Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana, sfiorando il tricolore nel 2008 e nel 2010. Passò alla Juventus con l'arrivo di Conte sulla panchina bianconera e fu uno dei protagonisti dello storico scudetto juventino del 2011/2012. I tifosi bianconeri non avranno di certo dimenticato che proprio il montenegrino sbloccò la partita contro il Cagliari del 6 maggio 2012, giorno in cui la Juve tornò sul tetto d'Italia dopo anni di purgatorio.

QUASI ALL'INTER – Nel gennaio 2014, in una stagione in cui Vucinic iniziò a trovare sempre meno spazio nell'attacco della Signora, fu vicinissimo al passaggio all'Inter in cambio di Guarin. Sembrava tutto fatto, ma Thohir bloccò l'operazione, in quanto non voleva privarsi del centrocampista colombiano. Mirko lasciò Torino soltanto qualche mese più tardi: il 4 luglio 2014, l'Al-Jazira acquista il suo cartellino per 6.3 milioni di euro.