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Considerato uno dei più forti difensori che hanno giocato tra gli anni ’90 e i primi anni ’00, Jaap Stam eccelleva nel senso della posizione e la sua velocità gli permetteva, oltre di essere un buon terzino, di tener testa anche agli attaccanti più minuti. Una volta appesi gli scarpini da calcio, da tecnico Jaap si è fatto le ossa in patria con Zwolle e Ajax prima di ritornare in Inghilterra dove con il suo Reading ha sfiorato la promozione in Premier League nel 2016/2017. E ai microfoni de ilBiancoNero.com ha affrontato differenti temi in una lunga intervista:

IL MATCH DEL '98 - “Nel 1998, al Delle Alpi di Torino, si affrontarono due squadre di grandissimo livello e di qualità. All’Old Trafford, nel match di andata, ci fu molto equilibrio. Tante persone erano dubbiose sul nostro passaggio del turno perché, a loro avviso, non eravamo in grado di eliminare la Juventus. La doppietta di Inzaghi indirizzò l’incontro in salita, per un attimo sembrava davvero finita ma è stato in quel momento che abbiamo iniziato a credere tantissimo nelle nostre possibilità. E infatti, al nostro primo gol, abbiamo sentito scorrere in noi una grande forza e la Juventus stava iniziando ad indietreggiare. Spingemmo con forza sull’acceleratore perché il nostro obiettivo era quello di arrivare in finale". 

JUVE FAVORITA – “Mi aspetto una partita in cui entrambe le squadre vorranno uscire dal campo con i tre punti in tasca, ma sicuramente l’approccio sarà diverso: la Juventus è una squadra che predilige attaccare sin dalle prime battute di gioco, il Manchester è più guardingo poiché preferisce aspettare l’avversario e poi provare a far saltare il banco. Gli inglesi? Proveranno a vincere. Se lo United dovesse perdere domani sera, ci sarà sempre la stessa pressione su Mourinho. Juventus favorita, in Champions League non ha ancora fallito un appuntamento. Senza dimenticare che possiede grandi giocatori”.

POGBA? IL CALCIO ITALIANO FA PER LUI - “Sarà fantastico per lui tornare in Italia, affronterà la squadra che lo ha consacrato e davanti ai suoi ex sostenitori che hanno tifato per lui. Vorrà far sicuramente bella figura e mostrare il meglio. Ci sono tanti rumors su di lui. Un suo eventuale ritorno alla Juventus? Non ho idea se sia felice al Manchester United ma sono certo che si troverebbe bene alla Juventus. Il calcio italiano fa per lui”.

SU RONALDO E IL DISACCORDO CON MOURINHO - “Non sono in grado di stabilire se Ronaldo troverà i primi gol con la Juventus in Champions League proprio domani sera, è un giocatore di livello mondiale che vuole sempre segnare. Sarebbe bello per lui, ma ha anche bisogno di molti palloni giocabili dai suoi compagni di squadra. Bonucci e Chiellini? Buoni giocatori che giocano ad alto livello ormai da molti anni. Ho sentito il manager del Manchester affermare che ‘potrebbero insegnare ad Harvard’, ma non condivido questo pensiero”.

PUO’ ESSERE L’ANNO BUONO PER LA CHAMPIONS -Sì, penso che la Juventus può davvero vincere la Champions League. Certo, non è ai livelli del Barcellona nel giocare il pallone ma questo non significa che non possa aspirare a vincerla. Anche perché ritengo che i bianconeri siano al livello dei campioni in carica del Real Madrid. Le partite non sempre vengono decise dalle giocate individuali, ma in questa competizione sono importanti aspetti come mentalità e forza mentale. Ci vuole anche un po’ di fortuna durante gli incontri”.

LA JUVE INVESTE BENE A DIFFERENZA DEGLI ALTRI - “In Italia, la Juventus ha più soldi da spendere rispetto a qualsiasi altro club. E investe davvero molto bene il denaro a disposizione, ragiona sulla necessità della squadra e compra sempre il giocatore adatto al contrario delle sue concorrenti! E’ questa la grande differenza".

MILAN-JUVE? LA PAROLA A JAAP - “Seguirò questo incontro con entusiasmo e piacere, sarà una partita molto interessante perché il Milan ha la possibilità di mostrare il suo valore contro una grande squadra. Mi aspetto un pareggio, oltre che una partita equilibrata”.

SÌ, SONO STATO VICINO AI BIANCONERI –  “Sì, la Juventus ha cercato di acquistarmi quando ero ancora un giocatore della Lazio. Ero molto onorato del loro interesse, era lo stesso anno (nel 2004 ndr) in cui mi cercarono anche Inter e Milan. Alla fine scelsi di andare in rossonero anche per via della tradizione olandese e per la grande squadra che era in quel momento”.

@_Morik92_