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"L’attuale modello di calcio in Europa sembra sempre più insostenibile. Non c’e’ nulla di inevitabile nei loro successi. Ma questo rende il loro dominio continuato così scoraggiante. Anche nelle stagioni in cui hanno avuto problemi, l’elite vince comunque”. E' l'accusa di Sports Illustrated, che attacca la Juve, il calcio moderno e punta i riflettori sulle vittorie di Bayern, Psg, Real Madrid e bianconeri. 

JUVE - “Ha una squadra squilibrata e un tecnico i cui metodi sono, nella migliore delle ipotesi, scomodi per la sua squadra. Non è colpa della Juventus se la Lazio è implosa nella ripartenza o se l’Inter è così incoerente. Non è (direttamente) colpa della Juve se è molto più ricca dei rivali. Uno scudetto vinto quasi per impostazione predefinita. Se hai Ronaldo, anche un Ronaldo la cui mobilità è limitata come in questi giorni, segnerà gol, nonostante la discrepanza fra Sarri e Ronaldo. Il tipo di calcio fluido e ad alta intensità prodotto dal Napoli (di Sarri, ndr) semplicemente non è possibile con Ronaldo. Queste sono due visioni del gioco che non si intrecciano”.

CALCIO IN ITALIA - “Quello giocato a tratti dalla Lazio e più costantemente dall’Atalanta (“la sua storia è una vera favola, con un budget contenuto”). L’Atalanta, con la sua squadra snella, è più suscettibile a uno o due infortuni chiave e alla fatica di un club come la Juventus. A un certo punto, avere molti buoni giocatori conta. Non serve grande coerenza se hai Ronaldo e Dybala e Matthijs De Ligt e Douglas Costa e Juan Cuadrado. Ma il calcio non dovrebbe essere solo una collezione di grandi giocatori. Dovrebbe esserci una visione che lo ispira, che può elevare il collettivo in qualcosa di più grande della somma delle sue parti”.