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La Juventus sarà di stanza all'Olimpico, domenica sera, per il delicato match contro la Roma. Un'occasione, per i bianconeri, anche per rincontrare Leonardo Spinazzola, l'ex di giornata, che è passato in estate alla società capitolina nell'affare che, invece, ha portato Luca Pellegrini alla Juventus. Uno scambio di terzini, di cui però la Juve non ha beneficiato appieno, visto il prestito immediato di Pellegrini al Cagliari. Così, con la coperta corta alle spalle di Alex Sandro e dopo quasi sei mesi di stagione, è ora di fare un bilancio su questa operazione, alla luce soprattutto delle prestazioni di Spinazzola in maglia giallorossa. 

IN DUBBIO - Era pronosticabile, visto il passato del giocatore, ma questa prima metà di campionato alla Roma di Spinazzola è stata contrassegnata anche dagli infortuni, Per l'appunto, l'ex Atalanta è ancora in dubbio per la sfida di domenica: a bloccarlo, questa volta, nessun guaio fisico, quanto invece una forte influenza. Detto ciò, Spinazzola ha comunque messo nelle gambe sedici presenze tra campionato ed Europa League, anche se ha faticato a trovare continuità proprio per qualche acciacco di troppo. Nulla di serio, al contrario di quanto è stato abituato in questi anni, ma sono comunque stati piccoli stop significativi. Non per caso, nelle ultime cinque partite è stato reinserito a pieno ritmo Alessandro Florenzi, a cui proprio Spinazzola aveva rubato il posto sulla destra. 

NO A SINISTRA - Passando al calcio giocato, il rendimento di Spinazzola è stato abbastanza altalenante. Il ragazzo ha sempre detto di preferire la fascia mancina, ma Fonseca lo ha schierato maggiormente a destra. E proprio da quel lato ha messo a segno le prestazioni migliori, sebbene non siano mancati i passaggi a vuoto. Due, in particolare: entrambi in Europa League ed entrambi contro gli austriaci del Wolfsberger. All'andata, giocata a destra e segnando un rocambolesco gol, Spinazzola ha evidenziato parecchi limiti di personalità, specialmente in fase propositiva. Nel ritorno, invece, ha giocato a sinistra, dimostrando come il piede invertito, specialmente in uscita palla, rappresenti un limite. Infatti, Spinazzola ha cercato spesso il dribbling verso il centro, facilitando la concentrazione del pressing avversario ogni qual volta il pallone passava dalle sue parti. 

BILANCIO - Analizzando quindi l'insieme, Spinazzola non può considerarsi un vero e proprio rimpianto, anche se - in assenza di alternative - come sostituto di Alex Sandro avrebbe potuto essere utile. Un ruolo da comprimario, quindi, ma nulla di più. Per questo, sicuramente, è stato più utile il suo sacrificio, specialmente in nome del bilancio: per Paratici ha rappresentato, infatti, una delle plusvalenze più consistenti per far quadrare i conti.