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Danilo ha parlato per la prima volta da calciatore della Juventus. Lo aveva già fatto sui social ma il "debutto" di fronte ai giornalisti presenti all'Allianz Stadium è altra cosa. E quello del brasiliano è stato un debutto senza dubbio positivo. Una volta terminata la sua prima conferenza in bianconero l'impressione è stata quella di avere davanti un calciatore che sa bene come ci si muove (e come si parla) in un grande club. Sorridente, sicuro, ma anche consapevole che alla Juve dovrà cercare di migliorare alcune lacune, specialmente in fase difensiva.

CASA - Conosce bene Alex Sandro e Cristiano Ronaldo con cui ha già giocato diversi anni ma anche Maurizio Sarri che ha visto in azione l'anno scorso sulla panchina del Chelsea, quando lui era al Manchester City. "Ha uno stile di gioco che mi piace, non avrò difficoltà ad adattarmi a quello che mi chiede. So che la fase difensiva in Italia è molto importante. Ho 28 anni e sono aperto e pronto a imparare tutto quello che servirà". Proprio CR7 e Alex Sandro sono "stati importanti" per la sua scelta, l'hanno subito "fatto sentire a casa". E su Cristiano Ronaldo ha svelato anche un simpatico retroscena: "Gli ho detto che volevo la sette ma era già occupata", ha dichiarato sorridendo.

IMPRESSIONI - Dal vivo, Danilo ha dato l'impressione di sentirsi già a casa. Di certo gli amici che ritrova in bianconero lo hanno aiutato. Ora, con la famiglia, dovrà prendere confidenza con Torino che non ha avuto modo di conoscere bene perché ha avuto "solo un giorno libero" e per via di alcune situazioni burocratiche che ha dovuto sbrigare a Londra. A proposito di famiglia, la sua era presente al gran completo accanto alla dirigenza bianconera (mancava solo Paratici). C'erano la moglie ed i due figli piccoli. Il primogenito, che somiglia al papà come una goccia d'acqua, è corso ad abbracciarlo subito dopo la fine della conferenza mentre la moglie Clarice teneva in braccio il più piccolo e sorrideva orgogliosa. C'era anche il papà, pure lui felicissimo di vedere il figlio in bianconero, e tutto l'entourage: Nedved li ha salutati uno ad uno stringendogli la mano prima che lasciassero la sala stampa pronti ad iniziare un nuovo capitolo della sua e della loro vita. 

CAMPO - L'impressione, quindi, è stata ottima. Un calciatore con la testa sulle spalle che ha tanta voglia di imparare e di mettersi in gioco nonostante gli ultimi anni a Madrid e Manchester siano andati a corrente alternata. Ora starà a lui trasferire le belle sesazioni date fuori dal campo anche dentro al rettangolo verde. A bocce ferme le corsie difensive della Juve sembrano uno dei punti deboli della squadra di Sarri ma per ribaltare il giudizio saranno importanti soprattutto le sue prestazioni. Sarri per ora l'ha impegnato a sinistra ma il suo ruolo naturale è quello di terzino destro. Di certo dovrà imparare molto ma la voglia sembra già essere quella giusta.

@lorebetto