Nel mezzo, un po' di situazioni spinose: i tre portieri che scadono nel 2025, la proposta rifiutata da McKennie, l'idea di prolungare con Vlahovic ed evitare che scatti la clausola dell'ingaggio maxi, fuori portata. Insomma: ce ne sono di cose da programmare. Non sono poche. Non sono banali.
Juventus, rinnovi congelati: chi sarà il prossimo?
Un passo alla volta, magari in direzione Champions, e la Juve che da settimana prossima potrebbe tornare a programmare il futuro con più serenità. Vincere all'Olimpico, contro la Roma, vorrebbe dire raggiungere l'obiettivo prefissato da Allegri e dalla società. E pure sbloccare i nuovi accordi.
Il primo potrebbe essere Rugani - l'agente ha confermato che le parti sono vicine -, poi potrebbe toccare a uno tra Chiesa e Vlahovic, attesi da decisioni più nette e meno legate all'ingaggio proposto.
L'attesa di Rabiot
Rabiot deciderà solo alla fine. Il francese ha deciso di sciogliere prima una riserva più importante, ossia: se la volontà di continuare dovesse essere forte, allora ascolterebbe ancora la proposta bianconera. Ma Adrien vorrebbe aumentare il peso specifico della sua presenza in questa squadra. Tradotto: ingaggio superiore, ruolo di vice capitano acquisito, possibilità di vincere qualcosa di importante e quindi in sintonia con i piani futuri del club. Altrimenti, ascolterà volentieri altre proposte.
La situazione McKennie
McKennie ha già fatto sapere che non vuole rinnovare alle condizioni poste dalla Juve. Il centrocampista americano vorrebbe alzare il suo ingaggio, fermo ora a 2.5 milioni di euro e si è messo di fatto sul mercato. Contratto in scadenza nel 2025: sembra scontato, il suo addio.
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