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Il Governo italiano ha respinto tutte e 7 le richieste, avanzate da FIGC e Lega Serie A, per la gestione dell'industria nel post-pandemia. Come riporta calciomercato.com: "Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto fiscale, escludendo tutte le sette richieste avanzate la scorsa estate in una lettera indirizzata al premier Mario Draghi. Come ad esempio quella di riconoscere alle società sportive la sospensione e la rateizzazione dei versamenti fiscali e contributivi Irpef e Inps."

Dopo la bocciatura, il rimpallo delle responsabilità: "Fonti vicini al Sottosegretario parlano di bocciatura perché le richieste andavano oltre il 2021, dunque dopo la fine dello stato di emergenza. Altri parlano di un ritardo da parte del Sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, nell'inviare la norma da valutare. Sempre secondo la Gazzetta dello Sport, il provvedimento in questione non è arrivato al preconsiglio dei ministri di giovedì sera perché il Dipartimento per lo Sport l'ha inviato al Mef (il cui capo di gabinetto è il numero uno della Procura Figc, Giuseppe Chinè) quella stessa mattinata e non ci sarebbe stato il tempo necessario per valutarlo, tanto che al momento si troverebbe ancora in istruttoria. "