1
Sull'importanza di Paulo Dybala nello spogliatoio della Juventus, ma soprattutto in campo, si è espresso un ex giocatore bianconero, Aldo Serena.

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport ha dichiarato: "Se la Juve decidesse di scegliere la via della prudenza, con un contratto meno lungo di un quinquennale, io sinceramente capirei. Mi sembra una tutela comprensibile. Paulo Dybala è un grande giocatore e sono convinto che la Juve punterebbe con decisione su di lui, se capisse che è un attaccante in grado di avere continuità. In fondo lo ha sempre aspettato e Dybala in questi anni, con vari allenatori, è sempre stato centrale nel progetto. Gli infortuni recenti però fanno pensare: con diversi episodi muscolari nel passato, è giusto essere cauti e non sbilanciarsi".

"In tutto questo - ha aggiunto - c’è anche una questione tattica che secondo me è giusto considerare. Il mio Dybala preferito è quello della prima era Allegri, quando giocava davanti con Higuain e faceva la differenza: lui e Gonzalo si trovavano, avevano un dialogo tipico di due giocatori con tecnica superiore. E la Juve, con loro, vinceva. Paulo faceva la differenza anche nei primi metri, con lo spunto in velocità che gli permetteva di essere sempre pericoloso. Ora è nella completa maturità psicologica e mentale, ma il giocatore mi entusiasma meno e credo abbia bisogno di una collocazione tattica particolare: per essere efficace, deve giocare in un certo modo".

Sul ruolo, Serena ha concluso dicendo che "per me non è assolutamente un esterno, perde molta qualità se parte largo sulla destra. Dybala è senza dubbio una seconda punta, un giocatore che deve stare vicino a un attaccante centrale per sfruttare al massimo le sue qualità e aiutare la squadra anche come uomo assist. In quella posizione sì, può rendere al meglio, come ha già dimostrato in quegli anni con Allegri".