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D'accordo, lo Young Boys è quello che è. Un avversario morbido al cospetto di una delle squadre favorite per la Champions. Ma Paulo Dybala, meglio di così, non poteva proprio fare. Dando tutte le risposte che ci si aspettava da lui in questa situazione. Che poi ognuno può interpretare come vuole, anche in negativo provando a dare voce al partito dei polemici in una serata come questa. Perché c'è chi vede un Dybala che finalmente si scatena in zona gol, diverte e si diverte. Proprio quando serve perché manca Cristiano Ronaldo. O forse proprio perché manca Cristiano Ronaldo riesce a ritrovare la gioia, riesce a riscoprirsi Joya. Due facce di una stessa medaglia, due verità che meritano di essere analizzate.

ECCO DYBALA – Tre gol. Potevano essere anche di più, un po' per quelle due occasioni clamorose sprecate, un po' per quel palo interno che mantiene intatta una statistica del tutto unica: in Champions Dybala ha segnato nove reti, tutte con il piede sinistro. E i numeri esaltano il numero dieci bianconero: insieme a Leo Messi unico giocatore capace di segnare una tripletta fin qui in questa Champions, insieme a Harry Kane unico giocatore capace di segnare una tripletta tra tutti i giocatori nati dal 1993 in poi. Mica male, mica poco. Oggi serviva il miglior Dybala per non far rimpiangere l'assenza di Cristiano Ronaldo, missione compiuta. Il fuoriclasse portoghese sa di potersi fermare quando ne avrà bisogno, quando lo vorrà. Contro Young Boys e pure contro avversari più forti, può bastare la Juve di Dybala insomma. E ciò che più conta, dopo quattro partite da titolare, Dybala è tornato sui suoi livelli.

FATTORE CR7 – Ma la domanda, in ogni caso lecita, è sempre quella: con Ronaldo, si sarebbe visto questo Dybala? Avanzarlo al ruolo di attaccante aveva già visto l'argentino trovare il gol, al fianco del portoghese contro il Bologna. Per ritagliarsi un posto quando conta, però, ha bisogno di fare molto di più e molto di più distante dalla porta. La partita col Napoli insegna. Trequartista a tutto campo, di muscoli più che di fantasia, smarrendo la sua vera essenza. Facendo quello che serve, non quello che sente. Quindi, per il momento, la risposta alla domanda di cui sopra non può che essere sì: per rivedere la Joya è servita la squalifica di Ronaldo. La prossima missione di Allegri è quella di farli coesistere entrambi con il sorriso. E il nome nel tabellino dei marcatori.