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Gli strappi si ricuciono, soprattutto se in una coppia c'è chi sa fare un passo indietro. Nel controverso passato, che s'è fatto meraviglioso presente, di Sarri e Ronaldo non si fa fatica a capire chi ha dovuto retrocedere in termini di orgoglio: è stato il tecnico a rimettere CR7 al centro del suo villaggio tattico. Scelta che non ha avuto bisogno di senni, né di poi: il portoghese è rientrato istantaneamente in fiducia, rispondendo con nove gol dal mese di dicembre. Cambiando radicalmente il potenziale offensivo della Juventus. 

DECIDE CRISTIANO - Non fa nessun effetto allora, se non strappare al limite un sorriso, il fatto che alla fine decida Cristiano. Se sta bene o se sta male, se gioca o se sta fuori. Sarri ne ha parlato così in conferenza: "Risolti i problemi fisici che aveva, mi sembra in un momento straordinario, i numeri parlano per lui a livello realizzativo ma anche quelli che sta esperimento in partita". Tutto vero, e tutto incredibile. Anche per uno come Cristiano, andato a 22 all'ora in 1100 metri di campo. Comunque, domani i due parleranno: mister Ronaldo darà un assist verbale a mister Sarri, insieme decideranno se la Coppa val bene il fuoriclasse. Sensazioni? Come dice il tecnico, è "in grande salute fisica". Privare la Juventus e Ronaldo di questo magic moment non sarebbe il massimo.