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Le parole di Clarence Seedorf alla Gazzetta dello Sport:
 
JUVE - «Oggi nel calcio ci sono tanti ragazzi e meno uomini. La Juventus, se ha uomini nello spogliatoio o se l’allenatore sarà capace di renderli tali, potrà resistere a qualsiasi sconvolgimento. Anzi, tutto questo può diventare una motivazione».
 
EFFETTO MONDIALE - «Non immagino stravolgimenti. Sarà un impatto inferiore rispetto a quello del campionato sul Mondiale. Le favorite si sono preparate in fretta e al via hanno faticato Germania, Belgio e Argentina».
 
NAPOLI - «Merita di stare lì, il miglior calcio è il suo. La sfida è confermare la crescita. Stare davanti è più duro che rimontare, vedremo se avrà testa per reggere».
 
MILAN - «Il Milan ha più abitudine a giocare partite importanti ed è solido. Io credo che accorcerà le distanze. La fortuna del Milan è aver ristabilito, soprattutto con Maldini, una cultura vincente».
 
INTER - «Lautaro è un grande giocatore ma non paragoniamo il ruolo che ha nell’Argentina e nell’Inter. In nerazzurro ha quasi il peso di Messi in nazionale. Crescerà ancora e al Mondiale 2026 farà molto bene. Onana? Un grandissimo portiere, un uomo intelligente, curioso, che si interessa, si espone. Io credo tornerà a giocare con la nazionale. Lukaku? Credo abbia sbagliato Lukaku ad andare via. Se stai bene, perché andare al Chelsea? I soldi sono la risposta più scontata ma non sempre devono avere la priorità: anche questo è uno dei motivi per cui oggi ci sono meno giocatori top. Io, comunque, gli auguro di ritrovare la magia».
 
CRISTIANO RONALDO - Merita prima di tutto rispetto: se come sembra andrà in Arabia e guadagnerà tanto, sarà perché ha valore. Allo United però forse poteva prendere una posizione differente da quella della vittima. Io, se dovessi dargli un consiglio, gli direi di fare una scelta da campione, di finire con dignità, nel nome della sua grandezza, senza farsi condizionare dalle provocazioni, gestendo meglio le critiche come ha fatto Messi.
 
I GIOVANI - «Mbappé fa impazzire, a volte ha giocate allucinanti. Haaland è uno dei più forti. Vinicius è cresciuto molto, poi voglio citare Valverde, che ho avuto al Depor. Al primo allenamento, ho chiesto “chi è questo?”. Gli dicevo: “Ma tu, che cosa hai meno di Kroos?”. Ovvio, non era ancora al suo livello ma si intuiva il potenziale. Era timido, non si vedeva a quel livello».
 
MIHAJLOVIC, PELE’, VIALLI - «Pelé ha significato tanto per me e il calcio. È stato una persona strepitosa. Il suo impatto va oltre i 3 Mondiali vinti e il genio: ha aperto le porte ai giocatori di colore in tutto il mondo e vissuto sino all’ultimo con positività e amore. Con Sinisa ho perso un amico che ha sofferto anche troppo. La famiglia deve essere orgogliosa di ciò che ha lasciato. Vialli è una persona strepitosa, gli ho scritto e il mio augurio è che possa riprendersi al più presto».