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Una volta vicino, un'altra vicinissimo. E domani di nuovo avversario, chissà per quanto tempo ancora. La storia tra Simone Inzaghi e la Juve è di quelle fatte di infatuamenti, abboccamenti, incontri. Ma il matrimonio ancora non c'è stato. Nonostante almeno in un'occasione sia stato vicino al passaggio sulla panchina bianconera, in un'altra anche vicinissimo. Niente da fare però. Un po' perché liberarsi dalla Lazio non è affar semplice. Un po' perché poi la Juve ha preferito profili diversi, per quanto lo stesso Inzaghi rappresenti molto più che una semplice scommessa. Specialmente per Fabio Paratici, che lo segue fin dai primi passi, amici da sempre ma non per questo Inzaghi rappresenta ormai da tempo un potenziale nuovo allenatore della Juve. Ha la faccia giusta, ha le idee giuste, ha la mentalità vincente: se riesci a battere i bianconeri sul campo, conquisti la stima della dirigenza juventina e la Lazio di Inzaghi ha soffiato ben due volte la Supercoppa in questi anni. Tutt'altro che poco.

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