commenta
Probabilmente per Paulo Dybala la stagione in corso non è ancora completamente buttata. Le ultime voci in arrivo dai box della Juventus lo descrivono come una sorta di leone in gabbia con addosso e dentro una voglia matta di tornare in campo. Un evento che verosimilmente potrebbe realizzarsi sabato prossimo quando, con la ripresa del campionato dopo la sosta azzurra, la squadra di Pirlo sarà chiamata all’appuntamento del derby contro il Torino.

Una gara da sempre molto speciale che questa volta si presenterà con venature ancora più intense. Il destino dei granata è appeso al filo delle restanti gare. Un solo punto divide il Toro dal Cagliari che insegue con la speranza di poterlo scavalcare e di aggrapparsi alla fune che gli eviterebbe la retrocessione. Di contro la Juventus e in particolare Andrea Pirlo sono formalmente obbligati a cancellare l’indecorosa partita perso in casa contro il Benevento. Un’altra sconfitta potrebbe sul serio far crollare da sotto i piedi il terreno dove si trova il mister nonostante il muro di sostegno eretto per lui da Paratici e Nedved. Motivi che, da soli, sono sufficienti per far presagire un derby ad altissima tensione.

In questo quadro dalle tinte forti si colloca il possibile ritorno nella mischia di Dybala. Il campione argentino ha fin qui vissuto una stagione “horribilis” soprattutto per cause indipendenti dalla sua volontà. Prima il contagio da Covid, poi il misterioso dolore al ginocchio e infine le voci sempre più insistenti sulla volontà della società bianconera di sbarazzarsi di lui a fine stagione. Un rapporto di lavoro che dura da sei anni e che pare arrivato ai titoli di coda. Eppure non è ancora detto debba andare a questo modo sempre che non sia lo stesso campione argentino a decidere per il divorzio consensuale.

Dybala è certamente consapevole del fatto di aver lasciato un’opera metà. Malgrado questa incompiuta la sua figura continua a resistere nell’amore che la tifoseria bianconera non ha mai smesso di provare per lui. Andarsene dopo un anno di grigiore e di anonimato non gli farebbe onore e non gioverebbe alla sua immagine di fuoriclasse. Il suo stesso orgoglio e la sua autostima avrebbero da patirne oltre al valore commerciale che decrescerebbe. Ecco perché Dybala potrebbe davvero ricominciare a riprendersi la Juventus in una partita così complicata come quella di sabato prossimo. E da quel punto ripartire per il completamento dell’opera rimasta a metà dal giorno in cui alla Juventus è arrivato Ronaldo. E se davvero CR7 decidesse di tornare al Real Madrid, davanti a Dybala si aprirebbe una prateria bianconera nella squadra della quale per qualche tempo è stato il capitano.